Gli allenatori che si giocheranno il derby della Mole sono partiti oltre cinquant'anni fa da due paesini in provincia di Firenze. Dalla giovanili viola agli scudetti alle pendici del Vesuvio, hanno vissuto carriere all'opposto da giocatori e da allenatore e adesso si ritrovano da avversari nella stessa città
Da Tavarnuzze, frazione di Impruneta, ai confini tra Firenze e il Chianti, a Certaldo, paese natale di Boccaccio e centro della Val d'Elsa, ci sono appena 23 chilometri in linea d'aria. Un po' di più, 35, se si percorrono in auto, su quella Fi-Pi-Li, strada di grande comunicazione che unisce il capoluogo toscano con Pisa e Livorno, conosciuta dagli automobilisti di tutta Italia per gli infiniti lavori e le conseguenti code. Chissà quante volte l'avranno percorsa Marco Baroni e Luciano Spalletti, che rispettivamente dai due paesi sono partiti negli anni Settanta per scrivere la loro storia nel calcio in campo e in panchina e che, dopo viaggi all'opposto, si ritroveranno sabato pomeriggio all'Allianz Stadium da avversari nel derby di Torino. Così uguali nelle origini e così diversi nel tragitto, ma uniti da un filo invisibile che parte dalle delusioni di Firenze, passa dai trionfi di Napoli e arriva fino alla Mole.











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