I sindaci chiedono un incontro al ministro Giorgetti perchè nella manovra, benchè siano presenti 'segnali positivi', 'permangono però pesanti criticità finanziarie che mettono a rischio la capacità dei Comuni di garantire alcuni servizi essenziali e la capacità di investimento'. In particolare l'Anci sottolinea che restano inevase 'questioni prioritarie per l'intero Paese, ovvero sicurezza e casa' e che, 'i tagli che gravano la spesa corrente da precedenti leggi bilancio portano a criticità per la gestione dei costi di nidi, assistenza disabili e trasporto locale'.
"Le questioni evidenziate - sottolineano i sindaci - rendono difficile la gestione quotidiana dei Comuni. È necessario un confronto immediato per evitare che le attuali criticità si traducano in un rallentamento dei servizi e degli investimenti di Comuni e Città".
Il nodo principale, fanno sapere, "resta la spesa corrente, gravata da tagli e accantonamenti introdotti da precedenti leggi di bilancio, per un totale di circa 2,08 miliardi di euro fino al 2029, con un'ulteriore contrazione prevista di 460 milioni di euro nel 2026".
A preoccupare i sindaci sono: "l'aumento dei costi per l'assistenza ai disabili, che necessita di idonee risorse a copertura, in quanto non si ritiene adeguate, in ordine al quantum e alla complessità dell'applicazione; la norma sull'imposta di soggiorno, il cui gettito deve continuare a sostenere i costi derivanti dai flussi turistici; le criticità legate ai costi di gestione dei nidi, che richiedono una razionalizzazione dei fondi vigenti e ulteriori risorse; la situazione del trasporto pubblico locale, settore in forte sofferenza per l'aumento dei costi energetici, soprattutto nei piccoli e medi Comuni".
Per quanto riguarda gli aspetti relativi a "casa" e "sicurezza", Anci ribadisce "la richiesta del raddoppio delle risorse del Fondo nazionale per la Sicurezza urbana per l'assunzione di personale, anche in deroga, necessario per colmare la perdita di operatori di polizia locale avvenuta negli ultimi anni". E sollecita: "l'avvio di un nuovo piano casa, con finanziamenti diretti e progetti flessibili e adattabili ai territori, accompagnato da una legge quadro nazionale che semplifichi le procedure. Inoltre, è necessaria una norma specifica per il fondo perequativo di Roma Capitale".
"Tutte le questioni poste - conclude il Direttivo Anci - sono in linea con la mozione approvata all'unanimità dalla Camera sulle necessità dei Comuni. Bisogna pertanto continuare un confronto vero e di soluzioni strutturali per garantire la sostenibilità dei bilanci locali e la qualità dei servizi ai cittadini".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA