Hoeness, l'uomo del "miracolo" Stoccarda che si è scollato l'etichetta di raccomandato

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epa11567686 Head coach Sebastian Hoeness of Stuttgart gestures during the German DFB Cup soccer match between Preussen Muenster and VfB Stuttgart in Muenster, Germany, 27 August 2024.  EPA/CHRISTOPHER NEUNDORF CONDITIONS - ATTENTION: The DFB regulations prohibit any use of photographs as image sequences and/or quasi-video.

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L'allenatore, prossimo avversario della Juve in Champions, è nipote di Uli uno degli uomini più potenti della storia del calcio tedesco ed ex presidente del Bayern Monaco

Elmar Bergonzini

21 ottobre 2024 (modifica alle 17:55) - MILANO

C'era una volta una città piena di fantasmi. Con gli abitanti che avevano paura di pensare al futuro. Questa la situazione quando, a inizio aprile 2023, Sebastian Hoeness accettò l'incarico di allenatore dello Stoccarda. “C'era un senso di disperazione ovunque”, racconta il tecnico. La squadra, d'altronde, era ultima in classifica a 8 giornate dalla fine del campionato. “Nessuno credeva che ce l'avremmo fatta”. Oltre alle difficoltà sportive, inoltre, c'erano quelle finanziarie del club. La situazione insomma era tesa. E Hoeness non si era ancora staccato di dosso quell'etichetta che gli avevano appiccicato. È infatti il nipote di Uli Hoeness, uno degli uomini più potenti della storia del calcio tedesco ed ex presidente del Bayern Monaco. Suo padre, nonché fratello di Uli, era invece manager dello Stoccarda che nel 1992 vinse, a sorpresa, il primo scudetto della propria storia. Per questo Sebastian, specie a Stoccarda, veniva visto con diffidenza. Come fosse un raccomandato. Arrivato in un momento drammatico per il club. Non certo le premesse ideali per cominciare un'avventura così complicata. 

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