A poche ore dall’inizio ufficiale del mercato svincolati, il punto sulle situazioni più calde
Riccardo Pratesi
30 giugno - 12:43 - MILANO
Il rinnovo biennale di James Harden, quello triennale di Julius Randle, la risoluzione consensuale di Deandre Ayton con Portland, l’estensione quinquennale di Jabari Smith con Houston. A poche ore dall’inizio ufficiale del mercato svincolati Nba, che scatta dalla mezzanotte italiana, è tempo di fare il punto della tante transazioni parallele, di contesto. I giocatori avevano tempo sino alle ore 23 del 29 giugno per esercitare o declinare le rispettive opzioni di rinnovo. Gli scenari di tante delle 30 franchigie sono dunque cambiati, in un regime di tetto salariale, come disponibilità economica. E poi ci sono i rinnovi pluriennali. La coperta è sempre corta: l’estensione di qualcuno significa la probabile rinuncia a qualcun altro. Col nuovo contratto di lavoro collettivo è sempre più difficile strapagare i 15 giocatori in organico, perché sforare oltre i limiti non costa solo come tasse di lusso da pagare, ma pure a livello di mercato bloccato. Non se lo può più permettere nessuno. E quindi quello sì e quello no, tempo di scelte nette e talvolta dolorose. Ecco la panoramica di quanto successo.
HARDEN RINNOVA
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Lui cade sempre in piedi. Il Barba, ormai vicino ai 36 anni, selezionato come All Star nell’ultima stagione, rinnova con i Los Angeles Clippers per ulteriori due anni, per 81.5 milioni di dollari. In teoria avrebbe potuto avvalersi di un’opzione di rinnovo annuale da 36.3 milioni, ma ha invece preferito ristrutturare il contratto. Chiuderà verosimilmente la carriera nella città degli angeli, la sua città.
AYTON SALUTA
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Il centro caraibico, delle Bahamas, era ancora a libro paga per oltre 35 milioni con Portland. Eppure saluta Rip City, ha trovato l’accordo per una buonuscita con i Blazers che l’avevano acquistato via trade nel settembre 2023. Il lungo scelta numero 1 del Draft 2018 in Nba non ha mai convinto per quelle enormi aspettative esibendo numeri vuoti, sostanzialmente. La curiosità adesso è capire dove finirà, da mercoledì potrà accasarsi altrove. I Lakers cercano un lungo, chissà…
RANDLE SORPRENDE
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Chi se l’aspettava? Il lungo ex Knicks poteva gestire una opzione di rinnovo annuale da 31 milioni di dollari e pareva destinato a lasciare i Minnesota Timberwolves. Invece rilancia. Rinnoverà per tre ulteriori stagioni, retribuito 100 milioni di dollari. I Lupi rinnovano pure l’altro lungo in scadenza, Naz Reid, e hanno sotto contratto il francese Rudy Gobert. Logica incomprensibile. Mah.
SMITH FUTURO ROCKETS
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Houston ha appena portato in Texas Kevin Durant via scambio. Ma non si ferma qui, evidentemente. Rinnova Jabari Smith, l’ala scelta n. 3 al Draft 2022. I Rockets premiano la sua duttilità e l’attitudine sempre positiva, è ragazzo cerebrale e giocatore di squadra. Smith firma per 5 anni, pagato 122 milioni di dollari per il “disturbo”, sarà così parte del presente e del futuro di franchigia.
PORTIS RESTA AI BUCKS
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Milwaukee ha la fila di pretendenti allineati per Giannis Antetokounmpo, ma non sembra avere la minima intenzione di scambiare il greco. Lo ribadisce il rinnovo di Bobby Portis, il lungo sesto uomo dei Bucks, uno dei beniamini dei tifosi della squadra del Wisconsin. L’estensione contrattuale è triennale, da 44 milioni. I Bucks dunque gli perdonano anche lo stop per violazione della procedura antidoping dell’ultima stagione che gli è costata 25 partite di squalifica.
SCAMBIO SEXTON-NURKIC
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Vanno sottolineati anche un paio di scambi di secondo piano, però degni di nota. Non coinvolgono grandi nomi come Durant, Desmond Bane e Jrue Holiday, quelli che hanno incendiato il mercato già prima della fine dei playoff, ma comunque giocatori di rilievo. I Charlotte Hornets scambiano il centro bosniaco Jusuf Nurkic con i Jazz: lo spediscono nello Utah in cambio della guardia Collin Sexton e di una futura scelta del Draft di secondo giro. Cleveland invece si accaparra quel che resta di Lonzo Ball, perseguitato dagli infortuni, scambiato con un giocatore di ruolo, lo specialista difensivo guardia/ala Isaac Okoro. Le trade saranno ufficializzate, tecnicamente, dal 6 luglio. Sono già sostanziali, ma in attesa di ratifica.
HORFORD E PORZINGIS
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Al Horford, il 39enne centro dominicano dei Boston Celtics, deve decidere se ritirarsi oppure continuare a giocare a Beantown. Si prende il suo tempio, senza fretta, ancora indeciso. Intanto i verdi, dopo aver scaricato il contratto oneroso di Holiday, si sono sbarazzati pure di quello di Kris Porzingis, il lungo lettone spedito ad Atlanta, mettendo così a posto i conti.
MOSSE DI ASSESTAMENTO
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Duncan Robinson, il tiratore di Miami, si svincola dagli Heat dopo sette stagioni in Florida, Kelly Oubre, il super atleta di Philadelphia, resta ai 76ers esercitando l’opzione da 8.4 milioni per la prossima stagione. L’ala Dorian Finney-Smith declina la propria da oltre 15 milioni con i Lakers, sapremo dove finirà, è a caccia di un contratto pluriennale. Il veterano Eric Gordon lascia Philly, si propone sul mercato. I freschi campioni Nba, gli Oklahoma City Thunder, rinnovano due giocatori di complemento: Jaylin Williams si accorda per un triennale da 24 milioni, Ajay Mitchell siglerà un biennale da 9 milioni complessivi. E questo è solo l’antipasto: il mercato dei free agent deve ancora cominciare. Pronti ai fuochi d’artificio di mercato?