A Chicago i neozelandesi vanno sotto nel primo tempo nonostante la superiorità numerica, poi in 5 minuti nel secondo ribaltano tutto con le mete di Williams e Sititi, poi Roigard la chiude. A Murrayfield la Scozia distrugge gli Usa dell’ex azzurro Boni
Roberto Parretta
1 novembre - 23:31 - MILANO
Gli All Blacks soffrono, si incartano, arrancano, ma con un terribile uno-due piazzato nel cuore del secondo tempo tramortiscono l’Irlanda, piegata per 26-13 al Soldier Field di Chicago. E arriva così la rivincita sulla sconfitta di 9 anni fa, quando, sullo stesso campo, gli irlandesi li sconfissero per la prima volta nella storia. Ma è anche la terza vittoria di fila per i neozelandesi, dopo il 2-1 dell’Irlanda nel tour dell’estate 2022.
rosso
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Una spallata in faccia a Beauden Barrett costa il cartellino giallo a Tadgh Beirne dopo appena 3 minuti, ma poi il bunker, con una decisione un tantino esagerata, lo tramuta addirittura in rosso. Ma nei 20 minuti in inferiorità numerica l’Irlanda va addirittura sul 10, col piazzato di Jack Crowley e poi con la meta del pilone Tadghg Furlong, che si scaraventa in meta da corta distanza, dopo il tentativo poco prima di Stuart McCloskey fermato a due metri dalla linea. Crowley la trasforma. La mazzata sveglia finalmente gli All Blacks, che nel frattempo perdono anche il capitano Jordie Barrett per infortunio (gli subentra Leicester Fainga’anuku): mani veloci e precise a costruire la netta superiorità al largo per il tuffo alla bandierina di Ardie Savea, con Beauden Barrett che trasforma. E al riposo si va sul 10-7 per l’Irlanda.
UNO-DUE
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A inizio ripresa Crowley ha due occasioni su piazzato: manca la prima, infila la seconda per il 13-7. Ma tra il 62’ e il 67’ gli All Blacks piazzano un tremendo uno-due che gira il match. La prima meta arriva da una punizione giocata a 5 metri, il flanker Wallace Sititi viene fermato proprio sulla linea, il pilone Tamaiti Williams raccoglie e s’infila in un minuscolo buco per schiacciare oltre. Poi va in scena l’azione più bella della partita: strepitoso break e passaggio di Barrett per il neo entrato Damian McKenzie, che sprinta nei 22, difesa aperta e passaggio interno per la volata verso i pali di Sititi. Barrett le trasforma entrambe per il 21-13. Al 77’, a coronare una splendida prestazione personale, da mischia a 5 metri Cam Roigard raccoglie la palla dalla coda della mischia, finta l’apertura, poi sterza verso l’interno, ben due irlandesi se lo lasciano sgusciare via per la quarta meta neozelandese. Che Barrett non trasforma. Ma ormai i giochi sono fatti.
USA TRAVOLTI
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A Murrayfield, con l’ex azzurro Tommaso Boni schierato centro titolare, gli Stati Uniti sono stati travolti per 85-0 dalla Scozia, che la settimana prossima ospiterà proprio gli All Blacks. Per i padroni di casa triplette di Darcy Graham e Jamie Dobie, doppietta di Duhan van der Merwe e mete di Dylan Richardson, Stafford McDowall, George Horne, Ollie Smith e Kyle Rowe. Cinque trasformazioni a testa per Adam Hastings e Horne. Si tratta della vittoria con più ampio margine mai colta dalla Scozia a Murrayfield, ben oltre il 48-0 sulla Spagna nel 1999, e a una sola meta trasformata dal record assoluto, il 100-8 sul Giappone nel 2004. Esordio da titolare per il flanker Liam McConnell e dalla panchina per il tallonatore Harri Morris.









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