Gilmour con la pubalgia: rischia l'operazione. E Conte in mezzo ha gli uomini contati

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Lo scozzese è fuori dal primo novembre: sinora le terapie conservative non hanno avuto effetto, così il giocatore è volato a Londra per un consulto. In caso di intervento tornerebbe solo a gennaio

Alessandra Vaccaro

27 novembre - 22:36 - NAPOLI

È toccato a lui fare da vice Lobotka e sarebbe toccato a lui fare le veci di Anguissa. Billy Gilmour, però, sta valutando la possibilità di un intervento chirurgico per risolvere definitivamente il problema della pubalgia, in accordo con il club. Il centrocampista scozzese è indisponibile per infortunio dalla gara casalinga contro il Como (chiese il cambio al 38’). Si pensava potesse trattarsi di un nuovo infortunio muscolare in casa Napoli ma, in realtà, era solo il riacutizzarsi del problema al pube che lo affligge da tempo. Inizialmente, si è sottoposto a terapie conservative che non hanno sortito gli effetti sperati. Pertanto, nelle ultime ore è volato a Londra per un consulto più specifico, che ha prospettato l’eventualità dell’operazione. I tempi di recupero in caso di intervento sarebbero almeno di 45 giorni: tradotti in partite, salterebbe la Supercoppa (ormai alle porte) e rientrerebbe direttamente a gennaio. Arrivato a Napoli dal Brighton nell’estate del 2024, Billy si appresta a diventare il Lobotka del futuro. Nella scorsa stagione ha collezionato 1473 minuti giocati. Tanti, se si considera che nel suo ruolo naturale c’è un certo Lobotka avanti nelle gerarchie. Quest’anno ha collezionato già 554 minuti tra campionato e Champions, mettendo a segno anche un gol (nella gara col Pisa).

nuovo lobotka

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Il minutaggio di Gilmour sarebbe potuto essere ancora più ampio, vista l’emergenza che affligge il centrocampo del Napoli. Kevin De Bruyne è fermo dal 25 ottobre scorso, dalla gara contro l’Inter, durante la quale ha riportato una lesione di alto grado al bicipite femorale della coscia destra. Si è sottoposto ad intervento chirurgico in Belgio, sta procedendo spedito con la riabilitazione, ma i tempi di recupero sono ancora di qualche mese, si rivedrà nel 2026. Destino simile per Frank Zambo Anguissa, che a distanza di un paio di settimane ha raggiunto il compagno belga nell’infermeria del Napoli. Anche per il camerunense lesione del bicipite femorale della coscia sinistra, riportata durante l’ultima sosta per le nazionali. La mezzala azzurra si sta curando con terapia conservativa, ma il tenore dell’infortunio non gli consentirà di rientrare in campo prima di un paio di mesi. Insomma, Antonio Conte deve fare i conti con un centrocampo in piena emergenza. Ha ovviato al problema con il passaggio al 3-4-3, che gli ha consentito di risparmiare un centrocampista in mediana. Sia contro l’Atalanta che contro il Qarabag ha puntato su McTominay e Lobotka. Le uniche alternative di ruolo per Conte sono Elmas e Vergara. Il macedone non è propriamente un mediano, tanto che è stato recentemente impiegato come esterno alto a sinistra o mezzala d’inserimento in un centrocampo a 3. La versatilità del giocatore consente all’allenatore del Napoli di considerarlo la prima alternativa nell’attuale centrocampo a 2. La seconda è rappresentata da Antonio Vergara, impiegato per qualche minuto anche nella gara di Champions contro il Qarabag. Insomma, Antonio Conte sarà chiamato a fare di necessità virtù, almeno fino all’apertura del mercato di riparazione. Mai, come in questa stagione, il Napoli dovrà farsi trovare pronto con un rimpiazzo a centrocampo, sul quale sta già lavorando per trovare la soluzione migliore e immediatamente arruolabile, magari in prestito.

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