Il fumettista all'Adnkronos si racconta: dagli esordi ai sogni nel cassetto passando per i prossimi progetti editoriali

16 aprile 2025 | 15.14
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“Rispetto a quando ho iniziato, il mestiere del fumettista ha avuto una parabola incredibile per cui adesso c'è una generazione intera che vuole diventare fumettista. Ci sono tantissimi ragazzi e ragazze che inseguono questo sogno ed è molto bello. Nel fumetto sei tutto: sceneggiatore, disegnatore, colorista, attore, autore, direttore della fotografia e regista. Praticamente hai tutto il pacchetto e riesci a fare delle cose incredibili con un budget spesso estremamente limitato. Però non c'è il limite alla fantasia”. A dirlo è il fumettista Giacomo Keison Bevilacqua ospite del nuovo episodio del vodcast dell'Adnkronos, disponibile in versione integrale sul sito www.adnkronos.com e sul canale YouTube dell'Adnkronos. E cita anche studi scientifici: “Dicono che se leggi i fumetti da ragazzino hai la possibilità da adulto di essere fino al 20% più intelligente”.
Una vita, quella di Giacomo, dedicata alla nona arte. Classe 1983 ha sempre disegnato fin da bambino e il primo ricordo della sua passione è l’odore dei barattoli dove riponeva i colori. Bevilacqua inizia il suo percorso nel mondo del fumetto nel 2006 e la sua creatività esplode con la nascita di ‘A Panda piace’, il suo “bambino interiore”. “L’ho scoperto di recente”, dice Bevilacqua. “Panda è quella parte di me che non ha sovrastrutture, quella specie di nucleo che vive di curiosità, più che di giudizio e di ego. Quando l’ho trascurato sono stato molto male perché non ascoltavo più la mia parte interiore. Poi è riuscito fuori prepotentemente e sono stato molto contento di rivederlo”.
Una riscoperta, come racconta Giacomo, che ha coinciso con la nascita del suo primo figlio: “Mi portavo dietro sovrastrutture che erano diventate pesanti che non volevo trasferire su mio figlio. Mi sono quindi spogliato di tutta una serie di cose, sono andato in terapia e ho scoperto la neuroplasticità e le neuroscienze e mi sono liberato da ansie e allergie”. La cosa più difficile “è stata scardinare la mia stessa resistenza. Perdere il giudizio che abbiamo di noi stessi è difficilissimo ma ti ci deve impegnare. Io l’ho fatto e oggi sono diverso”.
Tornando al mondo del fumetto, Bevilacqua è stato tra i primi ad utilizzare i social per condividere i suoi lavori. “Prima un like significava che a qualcuno era realmente piaciuto il tuo lavoro. Ora è tutto legato agli algoritmi e l’approccio degli artisti e delle persone è diverso”. “Da artista e ora anche da editore dico che andare alle fiere del fumetto, presentare il tuo portfolio di persona, farti vedere, sarà sempre il modo migliore. E’ stato bello per me riscoprire il lato umano”.
Nel 2022, infatti, Bevilacqua insieme a Sio, Fraffrog e Dado hanno fondato la casa editrice Gigaciao: “Abbiamo unito la nostra passione condividendo etica e obiettivi. È stata una scommessa. Tutti ci dicevano ‘state facendo una cazzata’ ma abbiamo fatto un milione in sei mesi”. E il 20 maggio per Gigaciao esce ‘A Panda piace la sveglia del lunedì’ che “raccoglie le strisce messe su Instagram negli ultimi anni. Lo immagino un po' come un'isola felice che puoi tirare fuori dal cassetto per prenderti una pausa dalla quotidianità”. Il 29 aprile per Star Comics Bevilacqua pubblica anche #Justkilling, insieme a Giulio A. Gualtieri, con i disegni di Vincenzo Puglia. Justkilling è un social network sui generis ed è popolato solamente da assassini. Tra i membri è in corso una sfida, ovvero 10 omicidi di persone indicate proprio dal social network. E per rendere la competizione più impegnativa ci sono anche i ‘malus’.
“Uno dei protagonisti è un boomer che è iscritto a quest'app - racconta - E’ un assassino a tutti gli effetti che come malus riceve una ragazzina della Gen Z che lui deve istruire nell'arte dell'ammazzamento. Abbiamo voluto portare un po' all'estremo l’idea di social”. Tra i progetti anche un film tratto da ‘Lavennder’, la sua prima graphic novel che ha fatto per Bonelli ma i dettagli sono ancora top secret. E una serie animata su A Panda piace? “Mi piacerebbe molto”, dice Bevilacqua che su una possibile trattativa dice: “Negli anni sono iniziati tantissimi dialoghi su questo”, ma non svela di più. di Loredana Errico e Lucrezia Leombruni
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