Ghisolfi: "Con Ranieri cresceremo". Vitali: "Lo stadio? Grazie ai Friedkin diventerà realtà"

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Il ds sulle strategie: "Investiamo a lungo termine, Konè ci è costato meno del prestito di Sanches...". L'avvocato del club: "Presto il progetto definitivo verrà sottoposto al Comune"

Andrea Pugliese

Giornalista

20 novembre - 19:04 - ROMA

Ranieri, le strategie di mercato e il momento attuale. Florent Ghisolfi è l’ospite finale del Social Football Summit, l’uomo che con Lorenzo Vitali – l’avvocato della Roma – ha chiuso la kermesse di due giorni allo stadio Olimpico. Il responsabile dell’area tecnica dei giallorossi parte proprio dal momento dei giallorossi. “Non è un periodo facile, ma siamo i capitani e dobbiamo mantenere alto il morale – dice Ghisolfi -. L’importante è continuare a camminare cercando di trascinare gli altri. Dobbiamo restare positivi. La nostra responsabilità è continuare a lavorare e credere nel progetto. Guardiamo il Napoli quest’anno cosa sta facendo, mentre lo scorso anno ha cambiato 4 volte allenatore (in realtà sono 3, ndr). Certo, non ero pronto a ciò che stiamo vivendo, questo è sicuro. Ogni giorno siamo tristi per i nostri tifosi, sappiamo che si meritano di più- La cosa positiva in questa situazione è la percezione è che il club non si sta muovendo male, la proprietà è ben salda sul progetto ed è calma e questo ci dà fiducia”. 

L’allenatore

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Poi Ghisolfi parla di Claudio Ranieri, l’uomo destinato a rialzare la Roma dal baratro in cui è scivolata in questi ultimi mesi. “Lo ha chiamato il club, non io. Ma per me è un’opportunità fantastica. Lo conoscevo, ma oggi sto scoprendo qualcosa di diverso. Un gentiluomo, non una persona attempata, diverso da ciò che si potrebbe immaginare. Un onore imparare da lui, camminare al suo fianco. Porterà al club la sua calma, la sua serenità, la sua esperienza. Crediamo sia la persona giusta per apportare migliorie e risultati nel breve termine. Guardiamo avanti, l’importante è non essere immobili, il club ha bisogno di uno come lui come nell’organizzazione, come uomo italiano. E’ la persona giusta in un momento così difficile”. E la speranza è che possa rialzare presto la squadra, già dalla trasferta di Napoli di domenica prossima. “Appena entrato a Trigoria abbiamo visto una luce speciale. Poi il primo discorso fatto a staff e squadra è stato molto toccante, come la prima conferenza stampa. E’ stata una scelta giusta, a breve e lungo termine. Un uomo educato, ma con una forte personalità”. Quindi il discorso sulle accademie e le giovanili. “Il nostro vivaio fa parte del progetto Roma, della nostra missione, gioca un aspetto centrale. Volevamo unire la stabilità tecnica, pensiamo ad Alberto De Rossi o Bruno Conti, aggiungendo nuove persone come Roberto Trapani, capo dello scouting, L’academy della Roma ha funzionato sempre molto bene. Stiamo considerando anche ciò che si fa altrove, in altre squadre”. Tipo le seconde squadre… 

le strategie

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Quindi il dirigente giallorosso si è soffermato sulle strategie di mercato, presenti e future. “Abbiamo modificato quelle del passato, oggi investiamo nel lungo termine piuttosto che fare prestiti con più esperienza ma con salari più alti – dice ancora Ghisolfi -. Faccio un esempio: quando abbiamo acquistato Koné abbiamo ammortizzato in 5 anni il suo costo e il suo costo annuale adesso è inferiore a quello di Renato Sanches, che lo scorso anno avevamo preso in prestito. La differenza è che con Koné possiamo creare valore nella squadra. E’ importante applicare una strategia specifica, mantenere la rotta, continuare sul cammino tracciato. Il vecchio sistema non era più sostenibile”. 

lo stadio

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Quindi ha preso la parola l’avvocato Vitali, che si è concentrato soprattutto sulla vicenda dello stadio, che è un po’ la chiave del futuro della Roma. “Il Comune ci è sempre stato di grande supporto, abbiamo lavorato con tutte persone che ci hanno fatto sentire in famiglia. Vi svelo un segreto: non c’è uno stadio nuovo in Italia arrivato al punto dove siamo noi con lo stadio della Roma, mi riferisco a stadi costruiti da zero. Ovviamente è complicato e ambizioso e portarlo avanti in Italia è più difficile. Ma siamo preparati per le sfide, sappiamo che svolteremo presto, perché il progetto definitivo verrà sottoposto presto al Comune. Siamo al momento cruciale: lo stadio è meraviglioso, qualcosa di monumentale, è romano, nel senso più stretto di ciò che significa essere romano. E’ uno stadio che in un’altra città non funzionerebbe, non si integrerebbe nel tessuto di quella città. E’ una sfida, ma siamo pronti a fare la nostra parte. Può essere considerato l’edificio privato più importante costruito in Italia dalla Seconda guerra mondiale: andremo live 24 ore al giorno per 7 giorni su 7. C’è un parco, la più grande curva del mondo, l’acustica sarà migliorata. I romanisti hanno sentito troppo volte la storia dello stadio, ma stavolta grazie ai Friedkin sarà realtà”.

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