In relazione alla richiesta di rettifica di ICF Technology Inc. il Garante per la Privacy "conferma che il destinatario del provvedimento di avvertimento adottato, in via d'urgenza, il 1° ottobre 2025 è la società ICF Technology, Inc. 800 Stewart St Seattle, WA 98101, con riferimento al sito https://www.camhub.com/".
"Il riferimento a tale società - sottolinea una nota dell'Autorità - è evincibile nella documentazione societaria accessibile dai link nel footer del sito. Per esempio, cliccando su 'Norme sulla privacy', si accede a tutta la documentazione legale, dove già nella prima schermata appare la seguente indicazione: 'Custodian of Records. ICF Technology, Inc. (a Nevada corporation), V. Brown, custodian, 800 Stewart St., Seattle, WA 98101'. Pertanto, l'Autorità ritiene che la sua valutazione sia stata adeguata".
"Va inoltre sottolineato - ricorda ancora la nota - che il provvedimento di avvertimento riguarda una condotta suscettibile di determinare una violazione della normativa privacy: il che assolve ad una funzione di tutela preventiva e non punitiva. Il Garante si rende, comunque, disponibile a verificare ulteriormente, anche d'intesa con la società, quanto illustrato".
Nell'avvertimento adottato nei confronti della società statunitense, che gestisce il sito CamHub, il Garante sottolineava che "la raccolta e la successiva diffusione di video estratti abusivamente da telecamere posizionate in luoghi privati all'interno del territorio italiano vìola la normativa privacy europea e nazionale": un provvedimento "reso necessario a seguito di gravi episodi di cronaca, riguardanti la diffusione non autorizzata di video provenienti da telecamere private".
In una nota diffusa ieri, la società ICF Technology Inc., avvalendosi del diritto di rettifica previsto dalla legge, aveva precisato invece di essere stata "menzionata erroneamente" e di essere pronta a intraprendere "tutte le iniziative necessarie, anche presso il Garante per la protezione dei dati personali, affinché si ponga rimedio a tale errore".
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