Il celebre modello della casa dell'Ovale Blu non viene realizzato del tutto negli Stati Uniti, con diversi componenti importati dall'estero e soggetti ai dazi imposti da Trump. Sul mercato ormai da mezzo secolo nel 2024 non è stato il modello più venduto in Usa, per la prima volta in 42 anni
Luca Palladino
2 novembre - 14:14 - MILANO
La Ford è, probabilmente, il marchio che più rappresenta gli Stati Uniti d'America nel mondo dell'automobile. Il pick-up F-150 è uno dei modelli più importanti nella storia della casa dell'Ovale Blu, che per ben 42 anni consecutivi, dal 1982 fino al 2024, è stato il veicolo più venduto in assoluto nel mercato a stelle e strisce, perdendo solo lo scorso anno il primato dalla Toyota Rav4. Dal 1977 continua a dominare il segmento dei pick-up negli Stati Uniti, ma per il Ford F-150 non si può comunque dire che si tratti di un modello realizzato al 100% negli Usa. Una cosa che va a scontrarsi con i dazi imposti, anche per quanto riguarda il mercato dell'automobile, da parte del presidente statunitense Donald Trump. Per evitare queste imposte doganali le varie case devono assemblare almeno l'85% del veicolo negli Stati Uniti. Risultato che non viene raggiunto da nessuno degli oltre 500 modelli venduti in Nord America, nemmeno la Tesla dell'ex alleato del presidente Trump, Elon Musk, che si ferma al 75%. Percentuale di realizzazione negli Stati Uniti che scende invece al 45% per quanto riguarda il famoso Ford F-150, pick-up da due tonnellate e mezzo di peso e ben 430 cavalli di potenza, che viene assemblato in Michigan e Missouri, dopo aver fatto arrivare i vari componenti da almeno 23 paesi diversi.
Origini dei Componenti del Ford F-150
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Sono infatti diversi i componenti del pick-up che vengono realizzati al di fuori degli Stati Uniti d'America. Per esempio, i cerchioni del Ford F-150 arrivano dal Messico e i semiassi dal Canada. I sedili vengono prodotti in Germania, i tubi in Romania, mentre gli pneumatici in Corea del Sud. Parti del veicolo che poi vengono tutte assemblate negli Stati Uniti, ma ciò comporta di certo un aumento dei costi per via dei dazi. Per esempio, l'attuale percentuale per il Messico e per il Canada è scesa dal 25% al 15%. Anche per quanto riguarda i paesi dell'Unione Europea, come nel caso del Ford F-150 la Germania e la Romania, si parla di dazi al 15% nel settore automobilistico, grazie all'accordo tra Usa e Ue raggiunto in estate per ridurre la tariffa precedente del 27,5%. Dazi al 15% poi per la Corea del Sud, pure lei coinvolta nella produzione di questo pick-up. All'interno di un veicolo, come anche nel caso del Ford F-150, sono circa 20mila i pezzi provenienti da più di 20 paesi diversi: bulloni, guarnizioni, molle, viti, valvole, batterie e lampadine. Le varie tariffe imposte dall'amministrazione Trump fanno così che aumenti il prezzo finale di ogni auto e pertanto la Ford, come le altre case americane ed europee, non può far altro che far pagare i dazi ai compratori finali.
ford f-150, Storia e dati di vendita
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Il Ford F-150 ha raggiunto quest'anno mezzo secolo di vita, dato che è stato introdotto nel 1975 come versione evoluta e con più capacità di carico dell'F-100. Ma le sue origini arrivano fino agli inizi della F-Series, con il primo pick-up della casa di Detroit nato nel 1948. Diventato sempre più popolare oltre oceano, è diventato così nel 1982 con il sorpasso sulla Oldsmobile Cutlass il modello più venduto in assoluto negli Stati Uniti, così come resta al vertice delle vendite nel segmento dei pick-up dal 1977. Oltre 33 milioni le unità dell'F-150 immatricolate in ormai mezzo secolo di vita, anche se nel 2024 le vendite sono calate a 460mila unità, contro le circa 475mila del Toyota Rav4, che le ha appunto sottratto il comando negli Stati Uniti. Nella sua evoluzione continua, dal 2021 l'F-150 ha adottato un design esterno moderno, con un abitacolo interno lussuoso e tecnologia avanzata. Dal 2024 è arrivata anche la motorizzazione ibrida con un propulsore a benzina da 3.5 litri. Un veicolo come questo pick-up, per essere venduto sul mercato americano, può costare anche fino a 20mila dollari in più rispetto a prima dei dazi di Trump. La stessa Ford si procura dall'estero circa il 60% dei componenti utilizzati, con aumenti di costi per l'industria stimati a 2,5 miliardi di dollari. Non è ancora fattibile che l'intera produzione dell'auto venga fatta negli Stati Uniti, nemmeno per Ford, come da desiderio del presidente Trump.










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