La procura di Rovigo chiude le indagini sugli atti di vandalismo che hanno messo fuori uso sette autovelox. Indagato un 43enne
Matteo Corsini
28 marzo - 16:37 - MILANO
Si sono chiuse le indagini sul caso "Fleximan", il presunto autore di una serie di atti vandalici che ha portato alla distruzione di più autovelox in provincia di Rovigo. Un caso presto divenuto virale e finito sulle prime pagine dei giornali, che a due anni dai primi episodi si avvicina a una volta eventuale. Come detto la procura di Rovigo ha infatti chiuso le indagini concentrandosi su un sospettato, un uomo di 43 anni a cui viene contestato il reato di danneggiamento aggravato. Secondo i magistrati, non avrebbe agito da solo, ma in concorso con soggetti ignoti, che avrebbero contribuito a danneggiare irreversibilmente una serie di autovelox, recidendoli con un flessibile da taglio. Gli episodi di danneggiamento si sono verificati nei comuni di Corbola (RO) e Taglio di Po (RO) il 24 dicembre 2023, e poi a Rosolina (RO) il 3 gennaio 2024, a Bosaro (RO) il 19 maggio ripetendosi il 19 luglio 2023, ad Ariano Polesine il 17 dicembre 2024 e nuovamente a Taglio di Po il 29 gennaio 2025.
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L'identificazione del presunto autore degli atti vandalici ai danni di autovelox è stata formulata dalla procura di Rovigo a seguito di un'indagine che ha compreso investigazioni di natura tecnica, riscontri su tabulati delle celle telefoniche e accertamenti in loco. Ora la parola passa al pubblico ministero, a cui spetta valutare l'invio della richiesta di rinvio a giudizio al giudice per l'udienza preliminare, dove si deciderà se portare a processo l'indagato.