Ai Tricolori di Caorle Gimbo non riesce a saltare 2.16 (Fassinotti vince con 2.20). Vincono tra gli altri anche Desalu, Battocletti, Kaddari, Simonelli, Iapichino e Furlani, quest'ultimo con un ottimo 8.26 nel lungo
C'era tutta l'atletica italiana che conta, ai tricolori di Caorle, che in questa domenica finale hanno assegnato 26 titoli. Il risultato migliore è di Leo Fabbri: il fiorentino ha lanciato infatti il peso a 22,82, misura che lo mette davanti a tutti nelle graduatori stagionali mondiali.
doppietta
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Nelle altre gare Fausto Desalu (Fiamme Gialle) centra una doppietta 100+200 che mancava dal 1987: l’ultimo a riuscirci era stato Pier Francesco Pavoni. Lo fa con il 20.66 (+1.2) dello stadio Chiggiato, un crono in parte condizionato da una partenza non fulminea. Al femminile, non sbaglia Dalia Kaddari (Fiamme Oro), al quinto titolo negli ultimi sei anni, con 23.23 (-0.3). Negli ostacoli bene Alessandro Sibilio (Fiamme Gialle), sempre in testa nella finale dei 400 ostacoli, di nuovo sotto i 49 secondi con il crono di 48"95. Un Lorenzo Simonelli in crescita domina i 110 hs con 13”18, secondo Mulas con 13”77, terzo Giacalone con 13”97.
mezzofondo
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Nel mezzofondo ok Nadia Battocletti (Fiamme Oro) che vince nettamente i 1500 con 4’06”12, seconda Cavalli con 4’07”51, terza Majori con 4’08”17, record personale.
salti e lanci
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Due nulli iniziali, un terzo salto in sicurezza per non rischiare troppo (6,53/+2.0) regalando l’intera asse di battuta, quindi la miglior misura al quarto ingresso in pedana: Larissa Iapichino (Fiamme Oro) vince gli Assoluti con il suo 6,78 (+1.1), in una gara terminata con altri due salti a 6,54 nei tentativi finali. Spicca poi Daisy Osakue (Fiamme Gialle) che completa la doppietta disco+peso: per la prima volta è campionessa italiana nella specialità che le appartiene meno, ma che adora. Frutto del suo 15,55 all’ultimo lancio, per superare in extremis Sara Verteramo (Battaglio Cus Torino, 15,41). Nel salto in lungo ottimo Mattia Furlani che all'ultima prova piazza un 8.26 di grandissimo spessore. Fassinotti infine vince la gara dell’alto maschile con 2.20, stessa misura di Sioli, secondo per via dei tentativi sbagliati in più: delude l'atteso Tamberi che commette tre errori a 2.16.