F1 e ordini di scuderia, Norris 'ne sarei felice...'

20 ore fa 1

Sono seduti tutti e tre sullo stesso divano. A pochi passi, il trofeo che ognuno di loro sta rincorrendo. L'atmosfera in vista della resa dei conti di domenica, ad Abu Dhabi ultima e decisiva tappa del mondiale di formula 1, si scalda già dalla conferenza stampa, in una guerra psicologica in cui l'obiettivo è smarcarsi dalla pressione. Il primo a provarci è il favorito, il leader del mondiale Lando Norris: "In questi giorni ho giocato a golf con i miei amici e farò lo stesso lunedì, che io abbia i postumi di una sbornia o meno", racconta il pilota inglese, alludendo all'ipotesi di una festa per la vittoria domenica sera. Dicono di essere rilassati anche Oscar Piastri e Max Verstappen, ma poi è il campione in carica olandese a calare l'asso: "A casa ne ho già quattro di quelle - afferma con nonchalance indicando la coppa -. Il trofeo è lo stesso, io ho già raggiunto tutto ciò che volevo". I due piloti McLaren, entrambi alla ricerca del primo titolo iridato, a quel punto se la ridono, ben consapevoli però che è tutto (o quasi) in mano loro.
    Norris si presenta all'atto finale negli Emirati Arabi con 408 punti in classifica, con un vantaggio di 12 lunghezze su Verstappen e di 16 su Piastri: all'inglese basterebbe salire sul podio per potersi laureare campione del mondo. Ma se dovesse trovarsi in quarta posizione, con l'olandese al comando e con il compagno di squadra davanti a lui, a quel punto gli ordini di scuderia potrebbero diventare fondamentali per non 'regalare' il titolo al pilota Red Bull. Ipotesi questa che stuzzica le curiosità. "Ordini di scuderia tra noi McLaren se necessario? Non ne abbiamo discusso ma onestamente ne sarei felice - risponde Norris - Però non penso lo chiederei, starebbe ad Oscar decidere. Così nel caso opposto. E io sarei disposto a farlo".
    Piastri dice di non averne discusso con la squadra: "Non posso dare una risposta finché non so cosa si aspettano da me", dichiara, aggiungendo però che il clima in McLaren è buono e che non viene condizionato da quanto accade in pista.
    Sull'argomento interviene anche George Russell, principale indiziato assieme al compagno di squadra Kimi Antonelli per il ruolo di 'quarto incomodo' nel gp di domenica: una figura necessaria per riaprire davvero i giochi della corsa al campionato. "Per me non sarebbe affatto giusto chiedere a un pilota che è a un passo dal titolo di lasciare spazio al proprio compagno di squadra - afferma l'inglese della Mercedes -. Se entrambi perdono per questo motivo, si può semplicemente dire che l'altro ha fatto un lavoro migliore e basta". Antonelli, che in Qatar è stato davanti a Norris fino al penultimo giro prima di commettere un errore, traccia intanto un bilancio della sua prima stagione in Formula Uno: "Molti bei momenti, ma l'intero percorso mi ha aiutato tantissimo a crescere - racconta l'esordiente bolognese -. Ci sono stati tanti alti e bassi, ma nella seconda parte dell'anno sono stato più solido".
    Chi, invece, sa di avere un ruolo minore domenica è Charles Leclerc: "Credo che vincerà Norris, 12 punti di vantaggio sono tanti. Come Ferrari, però, non so quanto saremo competitivi in questo weekend - dice il monegasco, che poi si sofferma sull'anno trascorso -. A livello personale sono soddisfatto del mio lavoro, ma le prestazioni e i risultati non mi rendono soddisfatto. Come team non è stato semplice perché non abbiamo portato aggiornamenti, essendo concentrati sul 2026. Speriamo nella prossima stagione". Un'annata che, con i nuovi regolamenti, sarà cruciale per il rilancio della scuderia di Maranello.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi l’intero articolo