Si tratta del più grande sequestro di Ebike eseguito sul territorio nazionale all'interno di due punti vendita. I mezzi sono dotati di motori irregolarmente potenziati e risultano privi della documentazione necessaria che deve accompagnarne la vendita
Armando Bavaro
30 dicembre - 20:06 - MILANO
I militari della Guardia di Finanza e agenti della Polizia Locale, in una operazione congiunta, hanno sequestrato a Verona 295 biciclette elettriche a pedalata assistita e denunciato un cittadino pakistano e uno indiano per frode nell'esercizio del commercio. Si tratta del più grande sequestro di E-bike eseguito sull'intero territorio nazionale, frutto della collaborazione tra i due organi di polizia. Le biciclette elettriche a pedalata assistita sono soggette alla Direttiva Europea 2006/42/CE (cd. Direttiva Macchine) che ne regola la produzione con i requisiti di conformità, sicurezza e tutela della salute essenziali per la loro immissione in commercio, e una documentazione comprovante la regolarità deve accompagnare la vendita di queste E-bike. Gli organi di polizia hanno constatato l'assenza di tale documentazione nei due negozi oggetto dell'indagine, oltre al potenziamento dei motori e delle prestazioni delle biciclette. È quindi scattato il sequestro dei mezzi rinvenuti, per un valore stimato di circa 300mila euro, nonché la comminazione di sanzioni amministrative per circa 11.400 euro connesse a plurime violazioni al Codice della Strada e alle disposizioni relative al settore del commercio. Ulteriori segnalazioni sono state inviate allo Spisal e al settore Impianti del Comune di Verona per carenze strutturali e di sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché al Garante della Privacy per irregolarità degli impianti di videosorveglianza.
controlli serrati
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L'operazione si inserisce nel solco degli interventi già avviati nelle settimane precedenti, che avevano portato al sequestro di velocipedi direttamente su strada: l'obiettivo resta quello di tutelare la concorrenza leale e i consumatori, promuovendo una maggiore consapevolezza sull'importanza di acquistare prodotti conformi alle norme di qualità e sicurezza. L’attività assume rilievo anche sotto il profilo della sicurezza stradale: il sequestro di Ebike ritenute irregolari mira ad impedire la circolazione di mezzi potenzialmente pericolosi, a tutela non solo degli utilizzatori, esposti anche al rischio di pesanti sanzioni, ma anche dell’utenza più vulnerabile della strada. Resta fermo che la responsabilità penale dei soggetti denunciati potrà essere accertata solo all'esito del procedimento giudiziario, nel rispetto del principio di presunzione di non colpevolezza sancito dall’articolo 27 della Costituzione.










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