Disastro Manchester City! Estasi Crystal Palace: gol di Eze e prima Fa Cup della storia

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Altra delusione per Guardiola e i suoi (Marmoush sbaglia un rigore), le Eagles festeggiano il loro primo trofeo di sempre e per la prima volta la prossima stagione giocheranno in Europa League

Dal nostro corrispondente Davide Chinellato

17 maggio - 19:48 - LONDRA (UK)

Wembley ha tremato. Lo sognavano i tifosi del Crystal Palace, annunciandolo con uno striscione nella loro splendida coreografia prepartita, e quel sogno si è trasformato in realtà: le Eagles hanno vinto la prima FA Cup della loro storia, il loro primo trofeo di sempre. L’1-0 sul Manchester City, deciso dal gol al 16’ di Eberechi Eze e dalle parate di Dean Henderson (compreso il rigore che al 36’ Haaland ha lasciato a Marmoush), è una favola che diventa realtà, un trionfo festeggiato dalla parte più rumorosa di Wembley che potrebbe cambiare la storia lunga 120 anni di questa squadra che per la prima volta nel 2025-26 giocherà le coppe, visto che l’FA Cup vale un posto nella prossima Europa League. L’elefante nella stanza, o meglio nello stadio, è la scelta dell’arbitro Attwell e della Var di non espellere nel primo tempo Dean Henderson, che tocca con le mani fuori area per fermare Haaland in quella che non è stata considerata una chiara occasione da gol. Il City non ha perso per una decisione arbitrale (anche se 70’ in 11 contro 10 avrebbe aiutato): ha perso perché ha sbagliato scelte, perché ha troppi giocatori al capolinea, perché non è riuscito a creare tutto quello che il suo enorme possesso palla faceva intravedere e quando c’è riuscito ha trovato un portiere in stato di grazia. Guardiola aveva ripetuto più volte che l’FA Cup non avrebbe cambiato il fatto che questa resta una stagione negativa per il City: averla persa in questo modo sicuramente non aiuta. 

LE CHIAVI

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Il Palace ha fatto quello che doveva: giocare sapendo di non avere nulla da perdere, con la motivazione di chi vuole fare la storia ma la certezza di averla fatta comunque. Il gol di Eze ha immediatamente incanalato la partita come voleva Glazer, la pochezza offensiva del City ha fatto il resto: le Eagles hanno lasciato il possesso palla agli avversari ma non sono mai state sotto assedio, e ogni volta che provavano il contropiede davano l’impressione di poter essere letali. E quando il City ha combinato qualcosa in attacco, la differenza l’ha fatta Henderson: la scelta fatta al VAR di lasciarlo in campo dopo quel mani fuori area lui l’ha trasformata in una partita da migliore in campo, non solo per il rigore parato, dando al Palace la certezza difensiva di cui aveva bisogno. Il City paga la partita negativa di alcuni uomini chiave, poco aiutato dalle scelte di Guardiola rivelatesi sbagliate: Bernardo Silva davanti alla difesa ha funzionato poco, come De Bruyne accanto a lui, ad impostare ma lontano dal cuore dell’azione. Male anche gli esterni, Doku e Savinho, fuori giri sia Haaland che Marmoush, e non solo per il rigore sbagliato. Questa finale è stata l’emblema di un’intera stagione, il crepuscolo di una squadra piena di campioni che hanno fatto la storia del City ma improvvisamente sono scesi di livello. Il Palace ringrazia: così ha potuto fare la sua, di storia. 

LA PARTITA

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Il City controlla subito ma è il Palace a passare con Eze, che al 16’ in area trasforma in gol un bell’assist di Muñoz. La squadra di Guardiola ci mette un po’ a riprendersi, ma al 33’ Bernardo Silva viene steso in area da Mitchell e l’arbitro decide per il rigore: Haaland tiene a lungo il pallone, lo bacia e poi lo lascia a Marmoush, su cui Henderson inventa una parata clamorosa per salvare l’1-0 Palace. Il City riparte sotto di un gol ma senza cambi, costruisce due pericoli nei primi 4’ e poi ringrazia l’occhio elettronico che al 58’ cancella il raddoppio di Muñoz, inizialmente convalidato dall’arbitro. Il Palace continua a difendersi in modo organizzato, il City ha trovare Henderson sulla sua strada nelle rare volte in cui riesce ad essere pericoloso. Nemmeno 10’ di recupero cambiano il risultato: al City resta una nuova delusione in questa che è la sua peggior stagione con Guardiola, al Palace una festa da far tremare Wembley. E una coppa con cui cominciare un nuovo capitolo della sua storia.

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