I risultati degli azzurri impegnati a Doha per la terza tappa della Diamond League 2025. Per Sibilio un sigillo prestigioso, ottima prova per Bruni che sfiora la vittoria
Al Qatar Sports Club, sede del meeting di Doha, terza tappa della Diamond League 2025, ci sono più di 30 gradi e tira forte vento. Complice anche una stagione che si preannuncia lunghissima, non tutti sono all’altezza delle attese. Ma in chiave italiana – sei azzurri in gara - arriva una prestigiosa vittoria: quella di Alessandro Sibilio nei 400 ostacoli, pur se con un normale 49”32. Brilla anche Roberta Bruni, seconda nell’asta con 4.63. Per Filippo Tortu e Lollo Simonelli, invece, quinti posti nei 200 (20”41/+0.7) e nei 110 ostacoli (13”44/+1.1). In chiave internazionale scaturiscono quattro migliori prestazioni mondiali stagionali, col giavellotto del tedesco Julain Weber che vola a 91.06.
sibilio c'È
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Il 26enne napoletano, quando è in salute, sa essere protagonista. A Doha mancano i veri big (Benjamin, Warholm, Dos Santos), ma il finanziere fa il suo dovere fino in fondo. Che fosse in condizione lo aveva dimostrato il 30 aprile al Maradona, correndo in solitudine un 400 in 45”82. Qui è schierato in una non ottimale terza corsia e, come da suo consolidato copione, ha un avvio molto controllato, prudente. Appare più muscolato del recente passato, con azione meno elastica, ma efficace. Resta nascosto, in gruppo. All’ingresso del secondo rettilineo è quinto, forse addirittura sesto. Ma poi il finale è scoppiettante. Al punto che tutti i rivali, sulle ginocchia, vengono rimontati. Secondo è il turco Nezir (49”40), terzo lo sloveno Gucek (49”49). Tra i battuti lo statunitense CJ Allen, uno da 47”58… Sibilio, mercoledì, sarà una delle tante stelle del meeting di Savona: sono attesi altri progressi.
quinti posti
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Tortu corre in quarta corsia. È al debutto stagionale individuale dopo il doppio impegno con la 4x100 tricolore alle World Relays in Cina del weekend scorso. Il cast dei suoi 200, guidato dal campione olimpico, il botswano Letsile Tebogo, è di prima qualità. Il brianzolo copre una buona curva. Anche l’ingresso in rettilineo è di valore. Ma poi, quando dovrebbe cambiare marcia, si spegne un po’. A precederlo ci sono lo stesso Tebogo (un facile 20”10), lo statunitense Lindsey (20”11), il liberiano Fahnbulleh (20”26) e il canadese Brown (20”35). Simonelli, nel primo 110 ostacoli del suo 2025, centra lo stesso piazzamento in 13”44: il romano campione europeo, nella gara vinta dal bronzo olimpico in carica, il giamaicano Rasheed Broadbell con 13”14 davanti allo statunitense Jamal Britt (13”25), ha azione poco fluida, un po’ macchinosa, soprattutto nel passaggio della barriera e, inevitabilmente, paga. Ma lo sguardo, dopo una stagione indoor condizionata dagli infortuni – e, lo stesso, con una quarta piazza ai Mondiali di Nanchino sui 60 hs - è rivolto al futuro. Per l’allievo di Giorgio Frinolli, a ruota, una serie di appuntamenti: mercoledì sarà anch’egli a Savona, nel weekend a Philadelphia per la tappa del Grand Slam Track (primo italiano nel neonato circuito) e, soprattutto, il 6 giugno, al Golden Gala di Roma, di fronte al suo pubblico.
brava bruni
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Vale più il piazzamento (seconda) della misura (4.63): ma la portacolori dei Carabinieri si conferma nel gotha mondiale della specialità. Roberta, in un contesto di qualità e con condizioni ambientali complicate, fa percorso netto fino a 4.75 (4.33, 4.48 e, appunto, 4.63), misura che le risulta fatale e che, nell’occasione, viene superata solo dalla britannica Molly Caudery, vincitrice alla quota. La 31enne romana finisce appaiata alla statunitense Katie Moon, oro agli ultimi due Mondiali, ai Giochi di Tokyo e argento a quelli di Parigi. Mettendosi alle spalle sei atlete di gran nome. Un ottimo debutto all’aperto. Poca gloria, nell’alto, per Marco Fassinotti e Matteo Sioli, il 19enne milanese in marzo bronzo agli Europei indoor, all’esordio nel circuito. Entrambi, non aiutati dal meteo, superati 2.15, si arrendono a 2.20, concludendo appaiati al sesto posto. Assente l’atteso padrone di casa Mutaz Barshim, ancora acciaccato, a imporsi è lo statunitense Shelby MvEwan (2.26).
quattro gemme
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In chiave internazionale quattro risultati su tutti. Quelli del 26enne botswano Tshepiso Masalela negli 800 (1’43”11), del 30enne tedesco Julian Weber nel giavellotto (91.06!), della 20enne giamaicana Tia Clayton nei 100 (10”92/+2.0) e della coetanea keniana Faith Cherotich nei 3000 siepi (9’05”08), tutte migliori prestazioni mondiali stagionali. Masalela, sesto ai Mondiali 2023 e settimo all’Olimpiade 2024, in questa stagione ha già corso i 1500 in 3’30”71. Weber, oro europeo a Monaco 2022 e argento a Roma 2024, sfonda per la prima volta il muro dei 90 metri, al pari del popolare indiano Neeraj Chopra che, con 90.23, si deve però accontentare della seconda posizione. Anche la Clayton sigla il personale, precedendo di 10/100 la gemella Tina e di 11 la britannica Amy Hunt, in evidente crescita. La regina Shelly-Ann Fraser, al ritorno in Diamond League dopo tre anni, è quarta con 11”05. Pure la Cherotich, bronzo olimpico in carica, ha 20 anni: in volata ha la meglio su chi, a Parigi, trionfò: Winfred Yavi, portacolori del Bahrein.