Il serbo passa dai fischi agli applausi. Tudor però dribbla il mercato: "Lui o Kolo? Decide la società"
Dal nostro inviato Matteo Nava
25 agosto 2025 (modifica alle 07:41) - TORINO
La strana coppia. Jonathan David e Dusan Vlahovic, il bello della novità e il fascino del ribelle, insieme sulla copertina dell’esordio stagionale a tenere alto il bianconero della Juventus. Il primo ha ribadito a tutti perché era annunciato da tempo come lo svincolato d’oro dell’estate del 2025, il secondo ha ricordato i motivi che nel gennaio del 2022 lo avevano portato a Torino a suon di milioni di euro. E, forse, quell’Allianz Stadium che urla il nome del serbo può plasmare un nuovo epilogo a questa rumorosissima sessione estiva di calciomercato.
Quattro per quattro
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Dopo Auxerre (doppietta) e Reims, ecco il Parma. Negli ultimi quattro debutti stagionali in campionato, David ha segnato quattro gol tra Ligue 1 e Serie A, mancando soltanto il 2023 contro il Nizza. Il centravanti canadese, insomma, non ha bisogno di lunghi riscaldamenti per armare il suo senso del gol. L’ora di Jonathan è arrivata di fatto dopo… un’ora, o poco meno: 59 minuti scarsi sono serviti a trovare il suo primo gol in bianconero, scacciando i fantasmi di una mattonella maledetta per i centravanti della Signora costretti ad arrangiarsi in spazi strettissimi e contro difese blindate in pochi metri. Certo, forse dovrà pagare una pizza a Kenan Yildiz che con una fiammata delle sue gli ha offerto un delizioso cioccolatino. E giù lo Stadium a eleggere il nuovo idolo di casa. "È tutto ciò che speravo, sono felice di aver segnato ma la cosa più importante sono i tre punti. I tifosi hanno spinto tantissimo", ha detto. Fino a quel momento, è inutile nascondersi, David aveva faticato. Si era dannato come sempre ha fatto, ma non era riuscito a incidere. Poi il gol. L’ex Lilla del resto è arrivato alla Juve proprio per questo, per segnare, e il suo fiuto è innegabile. Ancora non si sa quale forma avrà il reparto d’attacco della Signora, ma senza dubbio il popolo bianconero ha trovato il centravanti del presente e del futuro. "Quel gol ce l’ha nel sangue, tanta roba": parola di Igor Tudor.
Aria di tregua
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Curiosamente, anche Vlahovic condivide con David la brillante serie negli esordi in campionato: due gol al Sassuolo, uno all’Udinese e zero al Verona prima di quello di ieri sera al Parma. Questo, però, ha un sapore totalmente diverso. Nel giro di quattro minuti ha sostituito David sommerso dai fischi dell’Allianz Stadium come già era accaduto nell’amichevole in famiglia contro la Next Gen e poi li ha trasformati nei cori di esultanza dei tifosi per il gol del 2-0. La regia è stata sempre la stessa, quei piedi di Yildiz in grado di mettere d’accordo tutti. L’esultanza di Dusan, poi, rischia di inaugurare nuovi scenari alla Continassa: quelle braccia aperte, immobili, davanti alla curva, e poi il dito alla tempia a sottolineare come sotto quei capelli tagliati corti corti ci sia una testa durissima, capace anche di trasformare le contestazioni in euforia. E ora? Un tentativo di tregua con la tifoseria è sul tavolo, ora una permanenza in un clima meno ostile non sembra più utopia. "Bellissimo gol. Dusan è concentrato e professionale – ha spiegato Tudor –, ora vediamo cosa succede in questa settimana. Quei due in campo insieme? Ci ho pensato...".