Dalle CAR-T, speranza contro il mieloma multiplo

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Un trattamento sperimentale a base di cellule CAR-T ha permesso il controllo della malattia a lungo termine in pazienti affetti da mieloma multiplo, un tumore del sangue finora considerato incurabile. L'immunoterapia è riuscita nell'impresa "impossibile" di riattivare il sistema immunitario dei partecipanti, sfinito da anni di trattamenti oncologici senza risultato, e indurlo a combattere il tumore.

A oltre cinque anni dalla (singola) infusione, un terzo totale dei pazienti reduci dalla terapia era libero da segni di progressione della malattia, senza trattamenti di mantenimento. Tanto che alcuni oncologi esperti del settore si spingono a parlare della cosa più vicina a una cura mai sfiorata in decenni di ricerche. I risultati del trial sono stati presentati martedì 3 giugno alla conferenza annuale dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO) e pubblicati sul Journal of Clinical Oncology.

Mieloma multiplo: che cos'è e quali sono i sintomi

Il mieloma multiplo è il tumore del sangue più frequente dopo i linfomi. Comporta una crescita abnorme e disordinata delle plasmacellule, cellule del sistema immunitario derivanti dai linfociti B e incaricate di produrre anticorpi. Le plasmacellule si trovano nel midollo osseo, un tessuto spugnoso contenuto soprattutto nelle estremità delle ossa lunghe e all'interno delle ossa piatte (come quelle del bacino e le costole).

La proliferazione anomala di plasmacellule causa la produzione di cloni di uno stesso tipo di anticorpo e sopprime quella di altri elementi fondamentali come globuli bianchi, globuli rossi e piastrine. Riduce inoltre la creazione di anticorpi difensivi. Oltre a questo, le plasmacellule tumorali possono degenerare in tumori ossei o secernere sostanze che causano la distruzione di materiale osseo, per esempio a livello delle pelvi, della colonna vertebrale e del cranio.

Tra i sintomi del mieloma multiplo ci sono forti dolori alle ossa, fratture, immunocompromissione, insufficienza renale e una forte debolezza per la ridotta produzione di globuli rossi. Nonostante i progressi nelle terapie, il mieloma multiplo è una forma di cancro incurabile e le terapie disponibili, a base di varie combinazioni di farmaci (tra cui chemioterapici e anticorpi monoclonali) mirano soprattutto a rallentare la sua progressione.

CAR-T contro mieloma: il nuovo studio

La nuova terapia chiamata Carvykti e sviluppata dalla biotech cinese Legend è basata sulle CAR-T (Chimeric Antigens Receptor Cells-T - per approfondire). Sfrutta i linfociti T del paziente, prelevati, ingegnerizzati per attaccare le cellule tumorali e quindi reinfusi. Era già stata testata su persone affette da forme di mieloma resistenti già ad almeno una forma di trattamento, con risultati incoraggianti nell'allungamento della sopravvivenza.

Nel nuovo trial è stata somministrata a 97 pazienti allo stadio terminale di mieloma, reduci da anni di trattamenti, con la malattia in progressione e il sistema immunitario indebolito dal tumore e dalle cure ricevute.

Non era scontato riuscire a risvegliare le loro difese e armarle contro il mieloma.

Ma, per un terzo di essi, ha funzionato: a cinque anni dalla singola infusione di CAR-T avvenuta tra 2018 e 2019, 33 pazienti erano vivi e senza segni di progressione della malattia, senza aver ricevuto altri trattamenti contro il mieloma nel frattempo. Di solito, il tempo di sopravvivenza medio di pazienti in quelle stesse condizioni è di circa un anno.

Dei pazienti liberi da progressione, 12 sono stati sottoposti a valutazioni seriali della malattia minima residua (MRD), cioè ad analisi per valutare la presenza nell'organismo di un piccolo numero residuo di cellule tumorali che potrebbero causare recidive. La ricerca di queste cellule ha dato esito negativo: il tumore sembrava essere scomparso, "suggerendo una potenziale guarigione o, come minimo, una durata senza precedenti della risposta completa".

Una potenziale "cura" contro il mieloma?

Lo studio è stato finanziato dalla compagnia farmaceutica statunitense Johnson & Johnson, che con la Legend biotech ha stipulato un accordo di licenza esclusiva del farmaco. La CAR-T ha limiti importanti nei debilitanti effetti collaterali e nei costi, ancora proibitivi, ma il prossimo passo sarà testare la somministrazione in pazienti in fasi più precoci della malattia, per capire se possa rappresentare una reale possibilità di cura. Una parola che se un tempo era una prospettiva irrealistica per i pazienti con mieloma, ora sembra essere almeno una possibilità afferrabile.

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