Corvette Stingray: come va la supercar americana col V8 aspirato centrale

7 ore fa 3

Al volante della versione "pura" della coupé sportiva a stelle e strisce per eccellenza. V8 aspirato da 495 Cv e un comparto tecnico e tecnologico sofisticato come mai prima per la Corvette più affilata della storia. In Italia l'unico importatore ufficiale è Cavauto. Prestazioni e prezzo

Matteo Corsini

7 dicembre 2025 (modifica alle 09:17) - MILANO

Con la radicale rivoluzione tecnica portata in dote dalla nuova generazione C8, la Corvette si è spinta oltre lo status di vettura sportiva in salsa americana, entrando con decisione nel segmento delle supercar vere e proprie. E questo non solo per lo spostamento del V8 alle spalle del conducente, o per l'adozione di una cifra stilistica spigolosa e affine anche all'immaginario europeo: la sofisticazione tecnica e tecnologica ha compiuto importanti passi avanti. Dietro la Corvette C8 vi è infatti un progetto delineato sin dal 2015, quando era appena uscita sul mercato la precedente C7, con lo scopo di evolvere l'icona di casa General Motors spingendola verso standard dinamici e prestazionali inediti a fronte della rapida evoluzione delle rivali, che in pochi anni hanno compiuto veri e propri passi da gigante (basti pensare che oggi una Ferrari 296 Speciale gira a Fiorano più velocemente di una LaFerrari). Da questo contesto nasce così la Corvette più raffinata e sofisticata, che può giocare ad armi pari contro vetture del calibro di Porsche 911 o Mercedes Amg-GT non solamente sul piano delle emozioni, ma anche su quello della pura prestazione. Il tutto, però, ad una cifra relativamente (per una supercar) contenuta, perché alla voce "prezzo di listino" l'importatore unico ufficiale per l'Italia, Cavauto, riporta la cifra di 108.800 euro. Ma come si comporta una supercar acquistabile al prezzo di una berlina di segmento D ben accessoriata? L'abbiamo provata per scoprirlo, prima nella sofisticata variante ibrida E-Ray, e ora nella versione più tradizionale, la Stingray

1 L'importanza di chiamarsi Stingray

—  

Se la E-Ray era un manifesto tecnologico che enfatizzava l'anima da gran turismo della Corvette, questa è invece la sua versione più semplice e al tempo stesso più affine con lo spirito originale. Non a caso si chiama semplicemente "Stingray", un nome che accompagna l'icona americana sin dal 1963 con il debutto della generazione C2. Leggenda vuole che ad ispirare le sue forme fu una razza (in inglese "stingray") avvistata dall'allora direttore del design di General Motors, Bill Mitchell, che in seguito avrebbe chiesto ai propri collaboratori di dare vita ad una vettura che replicasse il profilo aggressivo della razza. E in effetti, guardando la zona posteriore di una Corvette C2, qualche somiglianza con una vera razza la si ritrova eccome. Stilema ripreso in maniera meno accentuata anche dalla coda della nuova generazione C8, che riesce ad esclamare "Corvette" da ogni angolo la si guardi pur adottando una cifra stilistica totalmente inedita. Il classico "cofanone" si è infatti accorciato in maniera evidente, per un bilanciamento degli sbalzi molto più accentuato, ma lo sguardo affilato all'anteriore e la coda tronca tracciano un filo diretto con i suoi sessant'anni di storia. 

2 Emozioni forti

—  

Anche solo vista da fuori, la Corvette attrae, intriga, emoziona come poche altre vetture sanno fare. E al volante è esattamente lo stesso. Non bisogna fare l'errore di pensarla un "V8 con delle ruote", ma il suo cuore pulsante resta comunque l'assoluto protagonista dell'esperienza di guida. Un propulsore dall'impostazione vecchia scuola, differente in maniera siderale rispetto a quello a cui noi europei siamo abituati. Cubatura generosa, 6.162 cc, distribuzione ad aste e bilancieri e linea rossa piuttosto in basso, a quota 6.600 giri: i canoni da vero V8 statunitense ci sono tutti. E questo si traduce in un'erogazione gustosa, con una progressione coinvolgente, inebriante, a cui corrisponde un crescendo costante della potenza erogata, con i 495 Cv scaricati a ridosso della linea rossa, a 6.450 giri. Il tutto accompagnato da una colonna sonora rauca e chiassosa, che non si limita a penetrare in abitacolo, ma si fa sentire proprio nelle ossa. Quanto alle prestazioni, General Motors per la Corvette C8 Stingray dichiara un'accelerazione da 0 a 100 km/h coperta in 3,5 secondi ed una velocità massima di 296 chilometri orari.  

3 Trasformista

—  

Dentro la Corvette convivono in maniera piuttosto pacifica due anime ben distinte. Da un lato è una gran turismo, fruibile tanto in viaggio quanto nella guida di tutti i giorni, dall'altro è un mostro selvaggio con tanta voglia di fare baccano. Questo dualismo ha sempre caratterizzato la regina della catena alimentare di General Motors, ma mai era stata abbinata ad un simile livello di sofisticatezza. Il risultato è una vettura che nella guida "tranquilla" sa essere docile e persino piuttosto confortevole, con un buon assorbimento delle buche e una relativa facilità di guida, mai eccessivamente brusca e anzi aiutata dalla poderosa coppia espressa dal V8, 613 Nm già a 4.500 giri grazie alla grande cubatura. Certo, l'utilizzo urbano non è lo scopo per cui questo motore è stato concepito, e i consumi lo riflettono (arriva a 16-17 l/100 km), mentre in viaggio il dato diventa piuttosto buono in relazione alla tipologia di vettura, con una media rilevata di 12 l/100 km. Questo anche grazie alla tecnologia di disattivazione dei cilindri alle andature costanti, che trasforma temporaneamente il V8 in un V4 migliorando le percorrenze e consentendo così di allungare gli intervalli tra una sosta al distributore e l'altra durante un'avventura on the road. Così viaggiare in Corvette diventa piacevole oltre che emozionante, con sedili accoglienti, un impianto di aria condizionata potente e la possibilità di aprire il tetto anche nel caso della versione coupé (si tratta infatti di una "targa" con tetto asportabile). 

4 In Sport è un'altra storia

—  

L'anima da viaggiatrice è quindi rimasta appieno, ma è solo una delle sfaccettature della nuova Corvette. Basta infatti selezionare la modalità di guida Sport per scoprire la sua altra indole, quella di sportiva vera, affamata di curve come mai prima. Le sofisticate sospensioni magnetoreologiche Magnaride si irrigidiscono, così come lo sterzo e persino il pedale del freno, mentre gli scarichi aprono le valvole per enfatizzare il sound. Così la C8 diventa un'arma, capace di aggredire bene i tornanti con uno sterzo rapido e diretto, anche se potrebbe essere più comunicativo, e un comportamento intuitivo, che infonde rapidamente confidenza per alzare il ritmo. Agile, stabile e direzionale, si presta bene ad una guida pulita e precisa, seguendo con rigore la traiettoria impostata, ma volendo si può anche esagerare e "guidare sporco", facendo scivolare il posteriore in uscita di curva grazie a un'elettronica molto permissiva. Selezionando la modalità Sport anche il cambio, un doppia frizione a otto rapporti della Tremec, varia la propria logica di funzionamento, diventando piuttosto rapido nel "lanciare" una marcia dopo l'altra. 

5 Abitacolo rinnovato

—  

L'esemplare in prova presenta la configurazione uscente dell'abitacolo, con la caratteristica striscia di tasti fisici che separa virtualmente in due quella che appare come una vera e propria "cabina di comando". Una soluzione sicuramente scenografica e anche piuttosto comoda da utilizzare una volta fatta l'abitudine, ma che General Motors ha deciso di archiviare in occasione del restyling di metà carriera, introdotto nel 2025. La strumentazione digitale diventa più voluminosa arrivando a 14" di diagonale, e anche l'interfaccia infotainment si ingrandisce fino a toccare i 12,7". Più minimale e l'approccio per la consolle, che rinuncia al grande selettore delle modalità di guida, sostituito da un comando più piccolo, e soprattutto archivia la striscia di pulsanti, relegandone le funzionalità a un minor numero di tasti e al display centrale. Per la prima volta arriva anche un terzo schermo da 6,6", curiosamente a sinistra della strumentazione digitale, che riporta ulteriori informazioni in base alla modalità di guida scelta. Tutti i display sono marcatamente rivolti verso il conducente, a enfatizzare ulteriormente quel sapore di "cabina di pilotaggio" per cui già la Corvette C8 pre-restyling aveva saputo farsi apprezzare. 

6 Prezzi e versioni

—  

L'unico importatore ufficiale Corvette in Italia è Cavauto, azienda di base a Monza specializzata nella vendita di vetture americane. Qui la Corvette C8 Stingray in versione 2LT è proposta ad un prezzo di listino che parte da 108.800 euro nel caso della configurazione coupé (con tetto targa asportabile manualmente) e da 116.601 euro per la cabrio con tetto ripiegabile elettricamente. Per la più accessoriata 3LT, di serie con rivestimenti interni più pregiati, invece, occorrono rispettivamente almeno 113.174 e 120.976 euro. Le verniciature gratuite sono il bianco Arctic, il nero e il Red Torch, mentre il Cacti Solid della vettura in foto comporta un sovrapprezzo di 1.576 euro. In abitacolo, di serie la LT2 monta sedili GT1, rimpiazzabili a richiesta con i più sportivi Competition Sports, mentre sempre a configuratore è possibile optare anche per le sospensioni attive Magnaride (2.877 euro, ma fanno la differenza), il sollevatore dell'asse anteriore (2.339 euro) e gli intricati cerchi da 20" (2.387 euro). 

7 Pregi e difetti

—  

Di seguito, pregi e difetti riscontrati nel corso della nostra prova della Corvette C8 Stingray.

Pregi

  • Emozioni forti: al volante sa scaldare il cuore come poche vetture. Complice un carismatico V8 vecchia scuola davvero coinvolgente
  • Precisa: grande salto in avanti per quanto riguarda la dinamica di guida. Ora la Corvette è davvero "affamata di curve", complice uno sterzo diretto e un comportamento intuitivo
  • Adatta ai viaggi: le sospensioni Magnaride si adattano molto bene in base alle condizioni d'uso. Nel quotidiano assorbono in maniera sorprendente le asperità dell'asfalto, in Sport diventano granitiche e cancellano il rollio, compensando bene la massa non indifferente
  • Prezzo: difficile trovare di simile a questa cifra. Merito anzitutto delle grandi economie di scala presso lo stabilimento di Bowling Green, dove ogni anno in media si "sfornano" ben 45.000 Corvette

Difetti

  • Volante:​ forma decisamente inusuale, non troppo comodo da impugnare e con alcuni comandi contro-intuitivi

8 Scheda tecnica

Corvette Stingray 

MotoreV8 aspirato
Cilindrata6.162 cc
Potenza 495 Cv a 6.450 giri
Coppia613 Nm a 4.500 giri
Accelerazione 0-100 km/h3,5 secondi
Velocità massima296 km/h
Lunghezza4.634 mm
Larghezza1.934 mm
Altezza1.235 mm
Passo2.722 mm
Peso in ordine di marcia1.730 kg 
Bagagliai (ant + post)356,8 litri
Pneumatici anteriori245/35ZR19 
Pneumatici posteriori305/30ZR20
Freni anteriori345×30 
Freni posteriori350×27
CambioDoppia frizione 8 marce
PrezzoDa 108.800 euro
Leggi l’intero articolo