L'attuazione al primo semestre 2025 degli interventi Pnrr e Pnc, esaminati a campione dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, risulta sostanzialmente in linea con gli obiettivi europei, pur in presenza di alcune criticità legate soprattutto a ritardi nelle opere più complesse, come le infrastrutture penitenziarie, la sicurezza sismica dei luoghi di culto e il potenziamento delle linee ferroviarie regionali.
È quanto evidenzia la Corte dei conti nella relazione approvata sulla gestione delle amministrazioni dello Stato, in cui sono stati esaminati 16 interventi del Pnrr e 4 programmi del Pnc relativi al primo semestre 2025.
La Corte dei Conti lancia un "monito" sulla tenuta del sistema a partire dal 2026, quando il Pnrr sarà ufficialmente concluso e sorgerà il problema, soprattutto per gli Enti locali, della sostenibilità economica e organizzativa degli interventi realizzati o in corso di realizzazione, richiamando ulteriormente l'attenzione sulla necessità di approntare gli adeguati strumenti amministrativi e normativi, ancora fase di elaborazione, per disciplinare la chiusura del Piano.
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