Conte scalda il Napoli: "Ok Lukaku e McTominay". E su Marotta: "I miei obiettivi non sono i suoi"

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Il tecnico degli azzurri, alla vigilia del match contro la Roma, accoglie Ranieri: "Bello ritrovarlo"

22 novembre - 18:45 - MILANO

La Serie A torna in campo dopo la pausa nazionali e il Napoli lo fa accogliendo un'altra delle big: stavolta è il turno della Roma. Nel filotto che ha già visto passare Milan, Atalanta e Inter, la partita di domenica al Maradona (ore 18) contro i giallorossi sarà per Antonio Conte più piacevole: "Sono contento di ritrovare Claudio Ranieri, c'è grande stima nei suoi confronti e anche amicizia.  Pensavo tornasse per una nazionale - ha aggiunto - ma la finestra del cuore per la Roma e per il Cagliari è sempre aperta. Sono contento per lui e per la sua famiglia. Gli ho anche telefonato, per dargli il bentornato, ma era il minimo". Ma dal fischio d'inizio conteranno solo i tre punti.

pericolo?

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Il cambio di tecnico in casa Roma è per Conte un fattore destabilizzante: "Sono al terzo cambio di allenatore, di solito questo dà un input positivo. Se fosse rimasto Juric avremmo saputo come affrontarli, ora è tutto un enigma". A prescindere da Ranieri, l'allenatore leccese avverte i suoi: "Non dobbiamo dimenticare che la Roma l'anno scorso è finita davanti a noi, fanno l'Europa League, ha fatto un ottimo mercato. Oggi non sta rendendo secondo le aspettative e mi auguro che inizi a funzionare dopo il Napoli".

il punto

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Conte fa poi il punto della situazione in casa Napoli: "Lukaku e McTominay si sono allenati, non c'è alcun problema. Olivera s'è allenato ieri, oggi e c'è anche domani per fare le ultime valutazioni e decidere. Valuteremo chi è tornato con qualche acciacco". In cabina di regia dovrebbe tornare Lobotka dal primo minuto, ma anche se questo non dovesse accadere l'ex Juve e Inter non sembra esserne preoccupato: "Dati alla mano nelle ultime 5 ne abbiamo vinte 3, pareggiato a San Siro e perso con l'Atalanta. Male male non è andata senza di lui. Chi l'ha sostituito ha fatto bene, Gilmour mi dà garanzie al 200%, non al 100%".

la battuta

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Infine, c'è anche spazio per tornare sulle polemiche dopo il match di San Siro e lo scambio di battute con Marotta: "La questione Var? Ho sollevato un caso per rendere migliore il calcio. Marotta dice che sa cosa voglio quando dico le cose? Ringrazio il direttore. Oggi è il presidente dell'Inter ma non è il mio presidente. Mi fa piacere che abbia capito che sono una persona intelligente, che faccio una buona comunicazione. I miei obiettivi non sono più i suoi".

Gazzetta dello Sport

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