Clamoroso al Genoa: esonerato Gilardino, al suo posto arriva Patrick Vieira

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Ancora ignoti i motivi che hanno portato la dirigenza rossoblù ad allontanare il tecnico. Negli ultimi giorni Gila si era fatto sentire

Gregorio Spigno

19 novembre 2024 (modifica alle 11:56) - MILANO

Clamoroso esonero al Genoa: via Alberto Gilardino. Salta il tecnico rossoblù. Al suo posto arriva Patrick Vieira. Le motivazioni sono molto probabilmente da ricercare in una differenza di visioni con la dirigenza rossoblù, considerando che il periodo peggiore per la squadra sembrava ormai messo alle spalle con l'importantissima vittoria di Parma, il punto ottenuto allo scadere contro il Como e i tanti infortunati che hanno penalizzato l'avvio di stagione del Grifone pronti a rientrare. Eppure, la decisione è presa e verrà comunicata ufficialmente nel pomeriggio: fuori Gilardino, dentro Vieira. Che, peraltro, ai tempi di Nizza era stato la "causa" dell'addio al club rossonero di Mario Balotelli appena arrivato a Genova ("Non avrei mai lasciato Nizza se non avessi avuto problemi con Vieira" aveva rivelato proprio SuperMario pochi mesi fa). Una scelta che va in controtendenza rispetto alle ultime settimane, in cui il tecnico aveva ritrovato la fiducia della squadra e del pubblico ottenendo risultati migliori rispetto ad un avvio di stagione falcidiato da decine di infortuni. E ora che i vari Bani, Messias e Vitinha si avviano al rientro, non ritroveranno più il loro tecnico.

a parma

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Il Genoa, appena 15 giorni fa, otteneva a Parma una vittoria importantissima in ottica salvezza, in trasferta contro una diretta concorrente. E Gilardino si toglieva qualche sassolino nel post-gara: "In una situazione di emergenza non era scontato: ho cercato di isolare la squadra da certe situazioni e continuerò a farlo. Quest’anno siamo chiamati all’impresa per come è stato l’inizio e per come si sta evolvendo tutto ciò che succede al di fuori del campo. Bisogna dare atto ai ragazzi, sono solo con loro ma non mi interessa, andiamo a combattere fino alla fine, li difenderò alla morte. Manca il supporto: questa è la realtà, le sensazioni che un allenatore sente in settimana sono queste. Non voglio entrare nei particolari, penso a lavorare sul campo con la squadra isolandoli da altre situazioni. Non è stato un periodo semplice ma questo dimostra che la squadra è attaccata alla maglia e ad un percorso lavorativo che facciamo da tempo, questo è fondamentale". Uscite che dal principio non sono piaciute ai dirigenti rossoblù, ma l'allarme sembrava rientrato. E invece è tornato a suonare oggi più forte che mai, con l'inaspettata scelta dell'esonero.

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