Chiara Nasti, le lacrime e la crisi dopo il parto: "Credevo di essere matta"

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Il lungo sfogo su Instagram, il ricorso agli psicofarmaci. "Ero sfinita e non dormivo mai"

20 luglio - 20:52 - MILANO

È una Chiara Nasti fragile e senza filtri, quella che si è mostrata su Instagram. In un lungo post molto intimo, lontano anni luce dalle vibrate invettive sui social, l'influencer napoletana ha condiviso con i suoi oltre due milioni di follower un momento delicatissimo della sua vita: il crollo emotivo vissuto dopo la nascita della sua seconda figlia, Dea. Lacrime, attacchi di panico, senso di solitudine e il ricorso agli psicofarmaci. Uno sfogo che racconta una crisi difficile, vissuta in silenzio, in cui molte delle sue follower si sono riconosciute. E all'improvviso, quelle parole pronunciate solo pochi giorni fa - "essere mamma è più faticoso di lavorare" - assumono un significato più profondo.

La depressione post partum

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Nasti descrive con lucidità il momento in cui ha iniziato a scivolare nel malessere, nonostante intorno tutto sembrasse perfetto. "Ad un certo punto il buio… nonostante intorno ci fossero persone che mi ricordassero 'hai una famiglia bellissima' 'non ti manca proprio niente' ma il mio problema sapevo non fosse quello". La sua mente, racconta, non riusciva a trovare pace, sommersa dalla rabbia e dal senso di inadeguatezza: "E poi c'era la mia rabbia, il mio scoppiare per ogni singola cosa che mi faceva credere di esser matta e infatti sono subentrati i primi attacchi di panico".

Il corpo che chiede aiuto

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Dopo il parto, il disagio è diventato fisicamente insostenibile: insonnia, fatica cronica, sintomi fisici senza causa apparente. "Ero sfinita e non dormivo mai… e mi sentivo così sola emotivamente. Il mio corpo chiedeva palesemente supporto, inventavo dolori perché si sa lo stato mentale ti porta anche a dolori fisici. Ero messa davvero male". A quel punto, su consiglio di alcuni, Nasti ha scelto di procedere con l'approccio farmacologico: "C’è chi mi consigliava di prendere psicofarmaci per risolvere immediatamente la cosa… io l'ho fatto per un mese post parto (Dea)".

il supporto dei fan

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"Ti comprendo", scrive una utente. "Il tuo corpo, la tua anima stavano solo cercando un modo per elevarsi, per respirare, per guarire. E tu hai avuto il coraggio di ascoltarli. Questo è un atto d'amore profondo verso di te, e io ne sono grata e immensamente felice per te", scrive un'altra. E ancora: "Quanta verità in ogni parola… ti capisco e sento ogni cosa che hai scritto. Un abbraccio di cuore".

Il percorso verso la rinascita

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Nonostante la fatica, la voglia di reagire ha avuto la meglio. La svolta arriva grazie a una persona di fiducia che l'ha spinta ad affrontare il problema con l’aiuto di uno specialista: "Dopo i primi attacchi di panico ho sentito la persona che sentivo più stabile possibile e fu così sincera da dirmi 'hai bisogno di ritrovarti con un professionista'". Un consiglio che Nasti accoglie con determinazione: "Presi quelle parole con saggezza e sapevo che era la cosa più giusta da fare. E mi attivai dritta come un treno perché avevo il bisogno di ritrovarmi a tutti i costi".

La Gazzetta dello Sport

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