Una fedelissima del futuro presidente sarà la Procuratrice generale dopo la rinuncia di Matt Gaetz per i troppi scandali
Riccardo Cristilli
22 novembre - 11:39 - MILANO
Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha scelto l'italoamericana Pam Bondi come prossima procuratrice generale, un ruolo che potremmo paragonare al nostro ministro della giustizia, ma che in realtà ha anche più potere visto che può far partire indagini e azioni giudiziarie.
pam bondi alla giustizia
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La sua nomina arriva dopo il ritiro di Matt Gaez, deputato repubblicano della Florida che inizialmente era stato scelto per l'incarico ma che non avrebbe avuto i voti in Senato per ottenere la nomina. Infatti, nonostante i Repubblicani abbiano la maggioranza sembra che molti senatori non lo ritenessero adatto visto che un anno fa fu alla guida della rivolta che portò alla caduta dello speaker repubblicano Kevin McCarthy. Soprattutto, però pensavano non sarebbe stato l'ideale mandare a guidare la procura, qualcuno che è sotto indagine da parte dello stesso dipartimento. Sarebbe quindi stato lo stesso Trump a consigliare a Gaez di ritirarsi.
gli anni in florida
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Pam Bondi, 59 anni, arriva anche lei dalla Florida, dove è stata procuratrice generale tra il 2011 e il 2019. Da sempre è una sostenitrice di Donald Trump, lo ha difeso durante il primo impeachment quando è stato accusato di aver fatto pressioni sull'Ucraina perché indagasse sul rivale Joe Biden. Nei suoi anni in Florida si è concentrata sulla lotta al traffico di droga, si è opposta ai matrimoni tra persone dello stesso sesso e alla legalizzazione della marijuana a fini terapeutici. Nel primo mandato Trump ha fatto parte della Commissione contro gli oppioidi. Tra le sue battaglie c'è stato anche il tentativo di cambiare la riforma sanitaria di Barack Obama. A partire dal 2019 ha iniziato a lavorare come lobbista per una società della Florida la Ballard Partners, di proprietà di un finanziatore di Trump. Fa parte di un think tank di destra, ha supervisionato alcune cause legali sul voto negli stati considerati in bilico. Durante la campagna elettorale ha sostituito Trump in quegli stati dove serviva mostrare il sostegno alle donne.
il legame con trump
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"A lungo il dipartimento di Giustizia è stato usato contro di me e altri repubblicani" ha scritto sui social Trump annunciando la nomina di Bondi, la quale in passato ha firmato un documento che definiva illegale la nomina del procuratore speciale che ha incriminato Trump. Nel 2005, dopo l'uragano Katrina, Bondi aveva adottato un San Bernardo ma è finita al centro di una battaglia legale con la famiglia che lo possedeva prima della tragedia. Nel 2013 la Trump Foundation ha donato 25mila dollari per la campagna elettorale di Bondi come procuratrice generale. In quel periodo c'era in corso un'indagine sulla Trump University e c'era chi ha sospettato che la donazione fosse un modo per bloccare l'indagine. Accuse negate da Bondi.