Dalla bottiglia per la prima vittoria di Brignone ai disegni a scuola su gare e premiazioni, la 18enne di La Thuile si è presa la scena alla prima stagione di Coppa
Giornalista
5 febbraio - 09:45 - MILANO
Un oro a 18 anni, al primo Mondiale della prima stagione tra le grandi. Giorgia Collomb è la sorpresa azzurra ai Mondiali di Saalbach, protagonista nella gara a squadre che ha regalato l'oro all'Italia, la speranza di una squadra a caccia di ricambi dietro alle stelle Brignone e Goggia.
in famiglia
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Giorgia è la maggiore di tre sorelle, Giulia (nata nel 2009) si è dedicata al pattinaggio, Gloria è in prima media. Cresciuta a La Thuile, dove i genitori gestiscono un hotel (la Locanda Collomb) ha messo gli sci a pochi anni. “Ha cominciato come succede nei paesi di montagna - spiega il papà Daniele -, io sono allenatore e faccio parte dello sci club dal 1996. Quando abbiamo aperto l’hotel a La Thuile avevo smesso, poi mi hanno chiesto di ricominciare e ho seguito il gruppetto dei Superbaby del 2006, l’anno di Giorgia”. Da bambina batteva i maschi, come capita spesso, ma secondo il papà i progressi sono stati graduali: “Era bravina, apprendeva bene, è cresciuta in maniera regolare”. I risultati sono arrivati subito, in un gruppetto speciale: “Sono sempre stati molto uniti, siamo riusciti sempre a divertirci e lavorare bene”. E Giorgia ha sempre avuto le idee chiare: “A scuola faceva sempre disegni sulle premiazioni, sulle gare di sci. Noi facevamo le prime garette, lei se le riguardava su Youtube. Vista la sua passione l’ho portata a vedere le competizioni, siamo partiti con il camper nel 2015 per Soelden e abbiamo visto la prima vittoria in Coppa del Mondo di Federica Brignone. Fede ha regalato a Giorgia la bottiglia magnum dei festeggiamenti sul podio. La conservo ancora qui in cantina”.
con fede e lindsey
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Nel 2014 nell’hotel di famiglia, la Locanda Collomb di La Thuile, arrivò la nazionale Usa, ospite per la tappa di Coppa del Mondo. “Quando è arrivata Lindsey Vonn, Giorgia non riusciva neanche a parlare: era pietrificata. Di Lindsey abbiamo un ricordo incredibile, è stata squisita con tutta la famiglia”. Brignone è sempre stata il suo idolo, “quando Fede veniva ad allenarsi qui facevano giganti insieme – spiega papà Collomb -. Anche adesso il rapporto è stretto ma Giorgia è molto legata a tutta la squadra. Papà Daniele racconta i punti forti di Giorgia: “Ha una grande abilità nel voltare pagina. Nel bene e nel male, le bastano 10 minuti per elaborare la delusione. Ha insegnato tanto anche a noi allenatori. Passata la gara, si pensa alla prossima. E noi in famiglia abbiamo sempre cercato di togliere peso, di ricordarle sempre che il divertimento viene prima di tutto”. Altra qualità: la competizione la carica. “Se riesci ad avere una pressione positiva, con più gente che ti guarda, è un grande risultato. Giorgia dà il meglio in gara” spiega ancora Daniele Collomb.
Il primo anno
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Stessa età di Lara Colturi, che ha scelto di gareggiare per l’Albania e ha anticipato i tempi in Coppa del Mondo, Giorgia alla sua prima stagione tra i grandi è già andata a punti sia in slalom che in gigante. “La cosa bella di Giorgia è che anche quando ha cominciato con le gare Fis ha tenuto sempre stretti i legami con i suoi ex allenatori, li chiama, manda messaggi” spiega Daniele, che è diventato presidente e d.t. dello sci club La Thuile.
i programmi
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L’esordio in Coppa è stato super, due qualificazioni con pettorali altissimi nelle prove tecniche di Killington a fine novembre (16° in gigante, 19° in slalom), poi tante mancate qualificazioni, anche per pochi centesimi, che non l’hanno spenta, anche quando sono spuntati i confronti con la coetanea Colturi, che al terzo anno di Coppa del Mondo è già salita sul podio sia in gigante che in slalom. “Onestamente le gare di Killington hanno sorpreso anche me – racconta il papà, che l’ha seguita nella trasferta Usa -. So che ha qualità, ma l’atteggiamento che ha avuto mi ha sorpreso. La Coppa è un altro mondo, ma ho capito che quando cresce il livello, lei si adatta perché è una che impara in fratta. E’ una grande qualità”. Nei piani c’è anche lo sconfinamento nella velocità. “Giorgia è una coraggiosa, si esprime bene anche nella velocità – afferma Daniele Collomb -. Non ha paura e ho cercato di darle una educazione sciistica completa”.