L'imprenditore Augusto Racca ha deciso di ospitare nel suo locale, la più antica drogheria d'Italia, il museo del club che ha vinto uno storico scudetto nel 1913/14
Qui c’è la storia. Si respira storia. Si è rifatta la storia. Siamo a Casale Monferrato, via Roma, angolo piazza Mazzini. Il locale è quello della Drogheria Corino, nata nel 1764, la più antica drogheria d’Italia. Da alcuni anni è stata trasformata in una Krumireria dove tra ricordi e antichità, vengono serviti 26 tipi di Krumiri, gli antichi biscotti di Casale, nati nel 1878 col Krumiro Rossi il cui laboratorio è poco distante. Fino a 15 anni fa la drogheria ha resistito, poi Augusto Racca, imprenditore, visionario, agricoltore, sposato quattro volte, l’ha trasformata. "Era impossibile vendere i veri prodotti da drogheria". È un antico ed elegante bar bistrot dove la regola è una sola: valorizzare al massimo le materie prime.
sotto
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Ma perché siamo qui? Perché la curiosità vera è al piano di sotto. Scale in pietra, soffitti ad archi ed eccoci a contatto con un’altra storia, quella calcistica. Quella di un club che nel 1914 ha vinto l’incredibile e unico scudetto, ma che ha anche subito più fallimenti, cambiato denominazioni, ingoiato bocconi amarissimi. Ma non ha mai perso i suoi veri tifosi. Augusto Racca, fedelissimo, ha deciso di ospitare nei suoi locali il museo del Casale supportando l’idea di Massimo Ogliaro, Luca Trombin e Andrea Marangon che quel nerostellato lo hanno nel cuore. Hanno macinato chilometri, preso acqua e botte, educato i propri figli alla cultura del Casale pur mantenendo una passione per i grandi club di oggi, Andrea, grafico, per il Milan, Luca, impiegato alle Poste, per l’Atalanta. Una passione documentata dalla continua, complicata e dispendiosa ricerca di maglie da collezione e gadget di ogni tipo. "Ritrovare i cimeli del Casale è stata un’impresa. Ogni giorno lavoriamo per trovarne e un grazie sincero lo dobbiamo all’amico Giovanni Cerruti". C’è una maglia vera, quella nera con la stella a cinque punte che ha sempre identificato una squadra amatissima che si fregia pure di una coppa Italia Dilettanti vinta nel ‘99. Ci sono gagliardetti, foto, locandine, cartoline, coppe, targhe, documentazione, pubblicazioni, una vetrina con scarpe e pallone dell’ultimo Casale in A a metà degli anni Trenta. C’è la gigantografia di quei campioni che sconfissero tutti: Mattea, Giovanni Gallina, Scrivano, Rosa, Parodi, Barberini, Varese, Maggiani e accosciati Bertinotti, Angelo Gallina, il portiere, in bianco, Ravetti. I quattro sostenitori del progetto vivono di ricordi, ma non solo. Il presente è la Promozione, con la speranza dell’Eccellenza. "Questa dirigenza ci piace". Ma è dura. Nel museo ci sono cinque stanze, la più grande di storia, una di tifoseria, una di maglie dei grandi club, una della Nazionale, una di volley. Perché i legami sentimentali di Luca riportano a quel mondo. Il figlio oggi gioca in A ad Acqui Terme. Una soddisfazione. Maggiore rispetto a quelle che dà la squadra di calcio. "Che ci ha fatto soffrire con tutti i fallimenti, ma che non abbandoniamo, in casa e in trasferta". Racca mette pure i suoi Krumiri nell’ospitalità e li regala come omaggio anche agli arbitri.
biscotti
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Ma tornati di sopra, si torna a parlare di biscotti. Fatti con soli cinque ingredienti: "farina del nostro podere integrale solo con grani antichi, burro, uova bio, zucchero di barbabietola e vaniglia del Madagascar". Augusto è orgoglioso del suo prodotto. "Perché uso solo alta qualità". Ha creato anche quelli salati, pomodoro e origano, acciughe, parmigiano reggiano, cipolla. E sui dolci si è sbizzarrito, oltre ai classici, i senza glutine e senza lattosio, quelli al cioccolato. "D’inverno ricopro krumiri col cioccolato di Domori". A Casale l’ultimo sussulto di grande calcio lo hanno avuto con l’esplosione di Junior Messias che è cresciuto qui e ora è al Genoa. Ma per loro l’unica cosa che conta è la squadra. Che raccontano in un museo dove un’offerta è gradita. "Serve sempre a reperire materiale per arricchirlo".