Caso Rabiot, quanti club (anche italiani) in coda. Ma se restasse al Marsiglia?

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Scrive l'Equipe che sul centrocampista ci sono West Ham, Aston Villa e Galatasaray ma anche club di Serie A. La sua permanenza nella squadra di De Zerbi però non è da escludere

Alessandro Grandesso

25 agosto - 14:51 - MILANO

La telenovela Rabiot continua. Anche oggi emergono nuovi dettagli della burrascosa relazione tra il centrocampista e il Marsiglia. Il divorzio sembrava scontato, dopo che il giocatore era stato sospeso e inserito nella lista delle cessioni. Il tutto per colpa di una rissa con l'ormai ex collega Rowe, passato al Bologna. Ma dopo il successo di sabato sul Paris Fc, De Zerbi ha teso la mano al 30enne che però non solo si sarebbe scusato dell'accaduto già una settimana fa, ma che a inizio mese avrebbe pure accettato l'idea di un rinnovo oltre il 2026, contrariamente a quanto dichiarato dai dirigenti che temevano di perderlo a zero euro tra un anno. Nel frattempo, vari club avrebbero sondato il terreno.

SCUSE

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Lo scrive l'Equipe stamane, cercando di ricostruire una situazione sempre più intricata, tra colpi di scena, dichiarazioni incendiarie e ripensamenti. Da ultimo quello di De Zerbi che solo prima della partita di sabato aveva ribadito quanto fosse giusta la decisione di escludere Rabiot, salvo poi cambiare idea al fischio finale: "Anche se Rabiot ha commesso un errore, spero si possa riparare. Non chiudo la porta a nessuno, ma non sono il solo a decidere. Ma tendo la mano a tutti e sono pronto a fare il possibile, sul piano umano ancora prima che calcistico". Il tecnico italiano però pone determinate condizioni al possibile reintegro di un giocatore che, secondo l'Equipe si sarebbe scusato già lunedì, e non giovedì come dichiarato inizialmente da De Zerbi. Comunque troppo tardi per il presidente Longoria e il ds Benatia che si aspettavano un mea culpa immediato, dopo la rissa esplosa il 15 agosto a Rennes, e per questo, Rabiot è stato messo sul mercato.

CONTRATTO

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In realtà, sulla decisione pesa pure il mancato rinnovo del contratto che scade a giugno. Sempre secondo l'Equipe però ai primi di agosto, Rabiot avrebbe accettato l'idea di un rinnovo fino al 2027, ma a condizione di potersi liberare facilmente in caso di proposta allettante tra dieci mesi. La rottura invece si è consumata quando è scesa nell'arena mediatica la madre Véronique, che ne cura la carriera, accusando di tradimento i vertici del club. La situazione rimane tuttavia in bilico. Se da una parte si sono fatti vari club, anche italiani (l'Equipe scrive anche l'Inter, ma i nerazzurri non si stanno muovendo in tal senso) e pure West Ham, Aston Villa e Galatasaray, dall'altra Rabiot privilegerebbe la continuità, per poter disputare la Champions con una squadra in cui si sente integrato e sostenuto dallo spogliatoio. Non un dettaglio in vista del Mondiale. A Marsiglia però tutto può di nuovo essere stravolto, prima della chiusura del mercato tra una settimana.

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