
intervista
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L’ex tecnico analizza la stagione che verrà: "Conte riparte da favorito, Chivu inizierà bene. I rossoneri non giocano le coppe..."
Marco Guidi
7 giugno - 10:06 - MILANO
I l sorteggio dei calendari è sempre il momento della svolta. Si dimentica la stagione appena passata e ci si proietta subito su quella futura, con nuovi sogni e speranze. E ogni tifoso passa da giornata in giornata per vedere contro chi giocherà la squadra del cuore. Meglio un inizio soft o trovare al via già gli ostacoli sulla carta più complicati? "Dipende - risponde con un mezzo sorriso Fabio Capello, uno che tra Italia e Spagna ha collezionato titoli su titoli -. È difficile dire cosa sia più auspicabile o meno, perché non tutti i giocatori hanno lo stesso fisico: ognuno ha i suoi tempi per raggiungere la forma ottimale. Quando allenavo il Milan, per esempio, avevo Gullit e Rijkaard che erano più pesanti e carburavano dopo circa 600’ di partite. L’importante, dunque, è giocare il più possibile nel precampionato per accorciare i tempi".