Calendari troppo fitti, eventi sovrapposti. Si valuta una cabina di regia

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Sport e Salute ha lanciato la proposta. Il ministro Abodi raccoglie: "Bisogna armonizzare tutto lo sport, parliamone seriamente"

Elisabetta Esposito

Giornalista

8 giugno - 11:54 - MILANO

I Giochi e nulla più. Nel definire il calendario della prossima Serie A, la Lega ha considerato l’Olimpiade di Milano Cortina, tenendo lontane da San Siro sia Milan sia Inter all’inizio di febbraio, ma non c’è stata sufficiente attenzione verso altri grandi eventi sportivi internazionali che il nostro Paese ospiterà nel corso della prossima stagione. Il caso che ha fatto saltare il banco è la concomitanza del derby di ritorno tra Roma e Lazio con la finale degli Internazionali d’Italia, il 17 maggio. Tutto insieme. Tutto al Foro Italico. Ma c’è anche la stracittadina di Torino nel primo giorno di Atp Finals nel capoluogo piemontese, il 9 novembre. Stavolta in ballo ci sono in particolare calcio e tennis, ma in passato è capitato molto altro: è successo ad esempio che la Maratona di Milano e quella di Roma fossero programmate per lo stesso giorno. Cortocircuiti da evitare assolutamente. 

la richiesta

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La polemica dopo il calendario ha quindi spinto alcuni ad andare oltre, esprimendo l’urgenza di una cabina di regia per una pianificazione nazionale degli eventi sportivi. Come l’a.d. di Sport e Salute Diego Nepi, il primo a lanciare l’allarme già venerdì: "Un Paese deve valorizzare i suoi asset più importanti: la Francia ad esempio quando c’è il Roland Garros focalizza tutta la propria filiera industriale, commerciale, tecnologica su quell’evento. Noi invece facciamo ancora fatica a fare sistema, abbiamo tanti campanili e ogni campanile suona la sua campana: così c’è solo confusione. Serve quindi una pianificazione a livello italiano che tenga conto di quella sportiva internazionale. Se andiamo avanti così, gli eventi continueranno a cannibalizzarsi tra loro. La concomitanza della finale degli Internazionali e del derby di Roma non è un problema solo a livello di ordine pubblico, ma anche di broadcaster e di potere d’acquisto: perché un bambino deve scegliere se vedere Sinner o la squadra del cuore? C’è un effetto divisivo, mentre bisogna puntare a un effetto moltiplicatore. Come? Definendo gli eventi sportivi che vanno difesi per valorizzarli". È perfettamente d’accordo Paolo Bellino, a.d. di Rcs Sports & Events, organizzatore - tra le altre cose - del Giro d’Italia e della Milano Marathon: "Ormai è necessario introdurre un Osservatorio per la calendarizzazione dei grandi eventi sportivi, soprattutto quelli che dipendono da federazioni internazionali e che devono comunque avere un minimo di priorità. Bisogna poter ragionare a livello complessivo, la distribuzione va fatta considerando il punto di vista temporale, fisico e logistico. Nessuno può sentirsi il centro del mondo. Partiamo dai maggiori appuntamenti internazionali che dipendono da soggetti esterni e poi definiamo il resto, coinvolgendo anche le municipalità". 

sinergie

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Per il presidente della Fitp Angelo Binaghi, direttamente coinvolto dalle concomitanze con i grandi eventi del calcio, compresa la Coppa Italia, la cabina di regia "è assolutamente necessaria per prevenire i problemi anziché aggiustarli in corsa. Quanto alle sovrapposizioni di Torino e Roma, confidiamo che, grazie anche all’intervento di Sport e Salute, si possano sistemare le partite in modo da non creare conflitti ma sinergie, facendo sì che un evento alimenti l’altro". 

il ministro

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La richiesta di un nuovo organo trova i favori anche del ministro per lo Sport Andrea Abodi: "Sono assolutamente favorevole a una piattaforma che consenta di armonizzare gli appuntamenti sportivi considerando il calendario e i luoghi. Parliamone seriamente, nessuno può stare per conto suo, non si può vivere di disarticolazioni. Ognuno è titolare del suo, ma ci sono delle relazioni soprattutto nella contestualità dei luoghi. Così come sono stati considerati i Giochi nel definire il calendario, andavano inseriti dei criteri ad hoc per gli Internazionali. Servono buon senso e una visione un po’ più ampia delle cose".

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