Burro, vino e pollo fritto: le strane diete dei campioni

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   Burro di arachidi, carne cruda, grassi, bevande gassate, pollo fritto, vino, uova, tante uova e zuccheri senza limiti. Non è la lista degli alimenti sconsigliati dal dietologo sotto Natale per mantenersi in forma, ma quella dei cibi preferiti e consumati da alcuni dei più vincenti e famosi atleti a livello mondiale. Anzi, per alcuni di questi campioni, è anche il vero segreto del loro successo in ambito sportivo.

    Stranezze a tavola che, però, hanno anche una base scientifica: alcuni - non tutti - hanno bisogno e consumano un numero di calorie non paragonabile con quello di chi non fa sport a quei livelli.

   Cuore e fegato crudi di mucca, oltre a latte fresco e pesce sono alla base della speciale dieta di Erling Haaland: l'attaccante del Manchester City e della Norvegia assume circa 6.000 calorie al giorno, quelle che richiede il suo possente fisico. Ma il calciatore è personalmente convinto che gli organi animali migliorino forza e resistenza: "Mangio come i miei antenati vichinghi", ha spiegato più volte.

   L'attuale punta della Cremonese, Jamie Vardy, quando giocava con il Leicester era solito bere Porto mescolato con bibite energetiche gasate ed accompagnato da caramelle gommose che, secondo il suo parere, lo aiutavano a rilassarsi. L'ex centrocampista dell'Arsenal, Alex Song, prima delle gare casalinghe andava in una nota catena statunitense dove acquistava grandi porzioni di pollo fritto che poi mangiava nel bus della squadra.

    Dino Zoff, invece, ha raccontato che da ragazzo fu scartato da Inter e Juventus perché ritenuto troppo gracile: la nonna per accelerarne la crescita prese a nutrirlo con otto uova crude al giorno. Nulla in confronto all'ex pugile britannico David Haye: 30 uova al giorno durante la preparazione per i match. Il record di calorie spetta però all'ex campione di nuoto Michael Phelps: la dieta dello statunitense prevedeva 12.000 calorie al giorno grazie a uova, pizza, pane, bevande energetiche, cipolla fritta e maionese.

    Insospettabile, anche Usain Bolt rientra nella lista degli atleti con una alimentazione "particolare": il giamaicano dichiarò che durante le Olimpiadi di Pechino mangiava 100 nuggets di pollo al giorno. "Era l'unico cibo che riconoscevo nel villaggio olimpico", si era giustificato. Da brividi l'ex centro Nba Dwight Howard che, per sua ammissione, ingurgitava 20 barrette di cioccolato e cinque bibite zuccherate al giorno prima di cambiare regime alimentare per problemi di salute.

    Fortunatamente, per i dietologi, ci sono tanti altri atleti che invece curano in modo, a volta anche maniacale, la propria alimentazione.

    La lista dei salutisti è guidata ovviamente da Novak Djokovic: il tennista serbo segue un dieta senza glutine e vegana. Inoltre ha eliminato completamente latticini e zuccheri raffinati. Djoko mangia solo cibi biologici e spesso digiuna per migliorare la concentrazione. Sulla stessa linea l'ex campionessa Serena Williams, anche lei vegana, anche se si concede delle eccezioni per pollo o pesce. La sorella Venus ha adottato una dieta crudista vegana: frutta, verdura, semi e germogli, purché non cotti.

    Il campione di football Tom Brady evita pomodori, melanzane, peperoni, funghi, zucchero, glutine, latticini, caffè; beve acqua alcalina e consuma latte di noci, frutta biologica e proteine vegetali. L'ultimo arrivato nella lista è Nick Woltemade: l'attaccante di Premier è stato visto mangiare banane in panchina, cosa insolita nel calcio ma comune, ad esempio, tra i tennisti. 

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