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FLORENCE, ITALY - OCTOBER 27: Edoardo Bove of ACF Fiorentina reacts during the Serie A match between Fiorentina and AS Roma at Stadio Artemio Franchi on October 27, 2024 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Il numero 4 esce dai soliti schemi e racconta un po' di sé
Redazione VN
21 novembre - 15:58
Edoardo Bove, calciatore della Fiorentina, si è concesso ad un minigioco sui canali ufficiali del club: rispondere a tante domande in cinque minuti di tempo.
"Prima di ogni partita mio papà mi scrive "Sempre a testa alta". Colore preferito? Giuro, è sempre stato il viola, anche la squadra dove giocavo prima della Roma era viola.
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Sono diventato centrocampista perché ai lati mi annoiavo, volevo toccare più palloni possibile.
Se non calciatore? Facevo calcio e tennis insieme, forse avrei provato a fare il tennista, non so a quali livelli.
Il momento più difficile della mia carriera? Gli infortuni, che ti tengono lontano dal campo. Una volta in Primavera mi sono rotto il braccio e una settimana dopo c'erano le finali, sono riuscito a giocare con un tutore ma mi era crollato il mondo addosso, che sfortuna.
Giocare nella Fiorentina? Pregi sicuramente l'ambiente, dai tifosi al centro sportivo, la città - non sono ancora un esperto, ma me ne parlano tutti benissimo - e il cibo, che è ottimo. A livello calcistico è il posto perfetto. Difetti... che bisogna fare le interviste (ride, ndr), o forse la pressione, che però è giusta fino a un certo punto".