Borse a picco per la paura dei dazi, oro al nuovo record

1 giorno fa 3

 Avvio di settimana da dimenticare per i listini azionari, che scontano le preoccupazioni degli investitori per gli effetti sull'economia dei dazi americani.


Dopo i forti cali registrati in Asia, dove Tokyo ha perso il 4% e Hong Kong l'1
,1%, anche le Borse europee sono in affanno, con Milano e Francoforte che cedono l'1% e Parigi e Londra lo 0,9% mentre a New York i future sul Nasdaq arretrano dell'1% e quelli sull'S&P 500 dello 0,6%.


Gli investitori chiudono la porta al rischio, alleggerendo i loro portafogli, e si rifugiano in 'porti sicuri' come l'oro, che batte nuovi massimi storici (+1,6% a 3.125 dollari), lo yen (+0,5% sul dollaro) e i bond, i cui rendimenti sono in calo nella speranza di una politica più accomodante da parte delle banche centrali. In rialzo il petrolio (+0,5% a 69,71 dollari il Wti) con le minacce di dazi sul greggio russo da parte di Trump in mancanza di un cessate il fuoco con l'Ucraina.


A Milano soffrono Prysmian (-4%) e le banche, con in testa Mps (-3%), Banco Bpm (-3%) e Bper (-3%), mentre salgono le utility, con Snam (+1%) e Italgas (+1%). Tiene Tim (+0,2%) dopo che Poste (-1,4%) ha rilevato gran parte della quota di Vivendi.


Lo spread Btp-Bund sale a 113 punti base mentre i rendimenti del bond italiano scendono di due punti, al 3,82%, con il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, che mette in guardia dagli effetti dei dazi e delle tensioni geopolitiche sulla crescita e avverte che sui tagli dei tassi si dovranno bilanciare la debolezza dell'economia e le spinte inflazionistiche delle tariffe. 

Il prezzo dell'oro tocca nuovi record: il metallo prezioso con consegna immediata (Gold spot) è passa di mano a 3.120,74 dollari con una crescita dell'1,15% mentre l'oro con consegna a giugno (Comex) è scambiato a 3.152,40 dollari con un avanzamento dell'1,22%.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi l’intero articolo