Ultima seduta della settimana in
calo per i mercati azionari del Vecchio continente: senza poter
contare sulle indicazioni di Wall street, chiusa per il giorno
dell'Indipendenza, la Borsa peggiore è stata quella di Madrid,
che ha ceduto l'1,4% con la debolezza delle banche e di alcuni
titoli dell'energia come Repsol, che ha perso il 3,5%.
Milano con l'indice Ftse Mib ha concluso in ribasso dello
0,80% a 39.622 punti, mentre i listini di Parigi e di Amsterdam
hanno segnato un calo lo 0,7%, con Francoforte negativo dello
0,4% e la Borsa di Londra piatta.
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni ha chiuso in
marginale ribasso: il differenziale ha concluso la seduta a 83,6
punti base contro gli 84,2 dell'avvio, sempre vicino ai minimi
dal 2010, con il rendimento del prodotto del Tesoro è al 3,44%.
Euro sempre molto forte rispetto al dollaro, con la moneta unica
europea che sale di qualche frazione a 1,177 contro il biglietto
verde.
Nel settore energia prezzo del gas in lieve calo sul mercato
di Amsterdam, di riferimento per l'Europa: il future sul metano
con consegna ad agosto ha chiuso in negativo dello 0,4% a 33,4
euro al Megawattora. Petrolio in calo dello 0,8% a 66,4 euro.
In questo contesto in Piazza Affari nel paniere a elevata
capitalizzazione il titolo peggiore è stato quello di Ferrari,
che è sceso del 2,1%, con Bper, Monte dei Paschi e Stellantis in
calo di due punti percentuali. Generalmente debole tutto il
settore finanziario, con Mediobanca in tenuta grazie al rialzo
dello 0,1%.
Bene Recordati, salita dell'1% finale a 54 euro.
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