Le Borse europee si indeboliscono
dopo l'atteso taglio della Bce che portato i tassi al 2% mentre
la Lagarde avverte che un escalation dei dazi potrebbe frenare
la crescita dell'area dell'euro.
Francoforte cede lo 0,07%, Parigi lo 0,28%, Madrid lo 0,27%
e Londra lo 0,16%. Tiene Milano (+0,11%) dove confermano la
corsa Leonardo (+3,27%) e Buzzi (+3,2%) seguite dal buon passo
delle banche. La prima è la Popolare di Sondrio (+2,1%) .
L'indice d'area del Vecchio Continente, lo stoxx 600, lascia
sul terreno un quarto di punto con le vendite che si concentrano
sui titoli legati ai beni di consumo e ai servizi di pubblica
utilità.
Lo spread risale con il differenziale tra Btp e Bund che si
porta a 96,6 punti. Il rendimento del decennale italiano è al
3,51%. Tra le materie prime il petrolio allunga con il wti che
sfiora i 64 dollari (+1,7%) e il brent verso i 66 dollari al
barile (+1,5%). Il gas si conferma sopra i 36 euro (+2,1%).
L'euro si apprezza sul dollaro. La moneta unica passa di
mano a 1,1481 sul biglietto verde.
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