Si confermano positive le
principali borse europee al traguardo di metà seduta, con i
future Usa che si mantengono in rialzo. La migliore continua ad
essere Francoforte (+1,1%), che allunga il passo davanti a
Milano e Madrid (+0,5% entrambe). Salgono dello 0,1% circa
invece Parigi e Londra. Meglio delle stime gli indici Pmi
manifatturieri in Spagna, Francia, Italia e Regno Unito, stabili
invece in Germania e nell'Eurozona. In arrivo dagli Usa invece
gli indici Ism sul settore manifatturiero e sul relativo mercato
del lavoro.
Debole il greggio (Wti -0,2% a 60,85 dollari al barile) dopo
il 3/o rialzo consecutivo deciso da Opec+ alla produzione
giornaliera mensile. Il rischio di un intervento degli Usa in
Nigeria, tra i Paesi più ricchi di riserve, spinge invece al
rialzo le quotazioni del gas (+2,13% a 31,85 euro al MWh).
Sale l'oro (+0,28% a 4.010,74 dollari l'oncia) e il dollaro a
86,8 centesimi di euro, 154,15 yen e 76,12 penny. Si conferma ai
minimi da fine 2010 il differenziale tra Btp e Bund decennali
tedeschi a 74 punti secchi, con il rendimento annuo italiano in
crescita di 1,2 punti al 3,39%, quello tedesco di 2,2 punti al
2,65% e quello francese di 1,6 punti al 3,43%.
L'apertura di Pechino alle esportazioni di microchip Nexperia
spinge Mercedes (+3,5%), favorita anche dalla raccomandazione
d'acquisto di Dz Bank, che ha alzato il prezzo obiettivo del 14%
a 64 euro, e Renault (+2,8%), che produrrà in Brasile auto di
Geely, che ha rilevato il 26,4% della divisione carioca del
colosso francese. Analogo il rialzo di Volkswagen (+2,8%) mentre
riduce la corsa Stellantis (+2%). Positivi i bancari Commerzbank
(+2,1%), Bper (+2%), Unicredit (+1,2%) e Banco Bpm (+1,1%).
Inverte la rotta Ryanair (2,82%), dopo la trimestrale mentre in
Piazza Affari corre A2a (+6,97%) e scivola Campari (-3,05%).
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