Appaiono fiacche le principali
borse europee dopo un avvio contrastato e indici Ifo
contraddittori in Germania. Nella Locomotiva d'Europa sale la
fiducia delle imprese a 88,4 punti, ma scende il giudizio sulla
situazione economica attuale (85,3 punti). La migliore è Milano
(+0,5%), seguita da Madrid (+0,27%) e Francoforte (+0,1%),
mentre cedono Londra (-0,1%) e Parigi (-0,2%). Positivi i future
Usa dopo l'accordo preliminare di Kuala Lumpur sui dazi con la
Cina e in vista degli ordini di beni durevoli e degli indici Fed
di Dallas e di Atlanta.
In calo il greggio (Wti -0,93% a 60,93 dollari al barile), il
gas naturale (-1,41% a 31,57 euro al MWh) e l'oro (-0,3% a
4.042,94 dollari l'oncia). Si indebolisce il dollaro a 85,93
centesimi, 152,73 yen e 74,95 penny, mentre lo spread tra Btp e
Bund tedeschi si abbassa a 77,7 punti, con il rendimento annuo
italiano in calo di 0,8 punti al 3,4%, quello tedesco in rialzo
di 0,4 punti al 2,63% e quello francese in ribasso di 0,3 punti
al 3,43%.
In un quadro complessivamente negativo si evidenzia il calo
dei farmaceutici Ucb (-3,9%), Roche (-2,62%) e Novartis (-1,2%),
poco mossa invece Recordati (-0,1%).
Deboli anche i petroliferi TotalEnergies (-1,1%), e Bp
(-0,7%), più caute invece Shell (-0,4%) ed Eni (-0,2%), fresca
di conti. In calo gli automobilistici Ferrari (-0,6%),
Stellantis (-0,45%) e Renault (-0,3%), brillanti invece i
produttori di semiconduttori Asm (+2,12%), Asml (+2%) e
Infineon (+1,4%), seguiti da Stm (+0,6%). In ordine sparso le
banche, con l'allungo solitario di Mps (+3,67%) alla vigilia
dell'assemblea di Mediobanca (+0,95%) per il rinnovo del cda. In
rialzo anche Bper (+1,65%), Intesa e Unicredit (+1,43%
entrambe), mentre cedono Credit Agricole (-0,7%) e SocGen
(-0,34%).
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