Binaghi si gode il trionfo: "Siamo i più forti al mondo, dietro di noi un'intera Nazione"

2 ore fa 1

Il presidente della Fitp dopo la seconda vittoria di fila in Davis: "Eravamo gli ultimi, ora siamo i primi. E dobbiamo cercare di trasformare tutti gli spettatori in praticanti..."

Mario Canfora

Giornalista

25 novembre 2024 (modifica alle 00:18) - ROMA

Anni e anni senza gloria. Ora, addirittura c'è in abbondanza. Angelo Binaghi è al timone della Fitp dal 2001. "Nel tennis eravamo gli ultimi. La seconda volta in Davis ha un significato diverso, perché rende conclamato che nel tennis siamo i più forti al mondo. E dato che il tennis è uno degli sport più popolari al mondo, credo sia una bellissima notizia per il nostro Paese". Binaghi non si ferma solo al successo odierno. "Dietro questo titolo ci sono storie straordinarie - aggiunge, ampliando il discorso sull'accoppiata con la BJ King Cup, finora riuscita solo ad altre quattro nazioni -. Le storie di Paolini e Errani, di Berrettini che l'anno scorso tira su la squadra senza poter giocare, quest'anno torna, gioca e vince sei match su sei. Di Sinner che ha saltato Bologna l'anno scorso e l'hanno massacrato, noi l'abbiamo difeso e ha portato due Davis. Le storie di Cobolli, Arnaldi, di Bolelli e Vavassori che nel girone han portato i punti. Oggi inoltre Fognini e Nardi hanno vinto due Challenger, abbiamo 10 giocatori nei primi 102. È una vittoria di gruppo, di tutto il mondo del tennis italiano, dei circoli, dei maestri, dei dirigenti, degli appassionati. Il tennis è lo sport che allunga di più la vita, lo dicono tutti gli studi. Dobbiamo trasformare tutti questi spettatori in praticanti. Siamo la nazione più forte del mondo", ribadisce il numero 1 del tennis italiano.

politica

—  

Binaghi poi ringrazia davvero tutti, ben conoscendo anche l'attenzione e l'aiuto che arriva dal Governo, in prima fila per far restare in Italia le Finals fino al 2030. "È un momento straordinario che dobbiamo assaporare fino in fondo. Abbiamo sentito dietro di noi tutta la Nazione, il Governo, il ministro Calderone. I ragazzi credo abbiano ricompensato tutti quanti nel modo migliore. Dobbiamo essere orgogliosi di un gruppo di ragazzi e ragazze che sono dei campioni, prima fuori dal campo che in campo e trasmettono al mondo una immagine straordinaria del nostro Paese e di noi italiani, forse dobbiamo pensare di meritarceli. Mattarella? Per noi è sempre un onore, ha dimostrato di essere competente e di seguire i match dei ragazzi. Avevo detto al Presidente della Repubblica che saremmo tornati spesso...ora facciamo rifiatare i ragazzi ma dal presidente andiamo sempre di corsa". 

Leggi l’intero articolo