Berrettini piange in conferenza: "Ho giocato perché amo Roma e il tennis, poi un'altra fitta..."

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Matteo conferma che il ritiro è stato causato dal riacutizzarsi del dolore agli addominali: "Oggi, fino a 10 minuti prima del match, pensavo di non poter scendere in campo"

Marco Iaria

Giornalista

12 maggio 2025 (modifica alle 21:12) - ROMA

È uno strazio vedere Matteo Berrettini così, ancora in lacrime a mezzora di distanza dal ritiro contro Ruud, mentre cerca di mettere in fila le parole nella conferenza stampa che non avrebbe mai voluto tenere. "Quando mi sono svegliato ieri ho capito che le cose erano un po' complicate. Poi l'amore per questo torneo, per la mia città, per mio fratello (ieri sera ha giocato il doppio, ndr), per lo sport che faccio, mi ha spinto a provarci fino alla fine. Oggi, fino a 10 minuti prima del match, pensavo di non poter scendere in campo. Ci ho provato e sono rimasto sorpreso da come il mio corpo ha reagito. Verso la fine del primo set ho sentito un'altra fitta e non sono riuscito a stare in partita", racconta l'azzurro confermando che si è trattato del riacutizzarsi del vecchio problema agli addominali.

miracolo

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Il dolore si è ripresentato due settimane fa a Madrid, costringendolo al ritiro e al recupero lampo. E ora Matteo spiega: "Una settimana fa non pensavo di giocare gli Internazionali, poi ho fatto un miracolo. Ed è stato sorprendente vincere una partita qui. Ma non volevo finire così, volevo evitarlo a tutti i costi. Spero di non aver fatto danni molto gravi, spero di essermi fermato in tempo, non credo di essermi strappato ancora. Il dolore è vicino al punto in cui mi sono fatto male in precedenza. Non so che cosa ci sia di sbagliato nei miei obliqui. Non mi va di fermarmi di nuovo". E se ne va, testa bassa e occhi gonfi.

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