Berrettini a cuore aperto: "Ero scoppiato, facevo lo spettatore. Jannik mi ispira con la sua umiltà"

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 Matteo Berrettini of Team Italy celebrates victory after defeating Andres Molteni and Maximo Gonzalez of Team Argentina following the Davis Cup Quarter Final match between Italy and Argentina at Palacio de Deportes Jose Maria Martin Carpena on November 21, 2024 in Malaga, Spain.  (Photo by Matt McNulty/Getty Images for ITF)

l'intervista

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Un anno fa faceva il tifo dalla tribuna, adesso il romano è in campo e vuole la sua Coppa: "Così ho ritrovato me stesso"

dal nostro inviato Federica Cocchi

23 novembre - 07:47 - MALAGA

U n anno fa, di questi tempi, Matteo Berrettini era un uomo ferito che si aggrappava all’azzurro per trovare la spinta e la grinta per risalire dopo un anno tremendo, fatto di infortuni e occasioni perdute. Ha festeggiato la Davis senza poterla sollevare: il capitano Volandri avrebbe voluto, ma il protocollo non lo permetteva. Matteo è stato sempre presente, sparring di lusso, consigliere, capo ultrà, motivatore. Ma mai in campo. Quest’anno, dopo le tre vittorie in singolare a Bologna, Volandri l’ha chiamato per la conferma dell’Insalatiera e lui ha subito regalato, insieme a Jannik Sinner, il punto della vittoria contro l’Argentina. 

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