"Purtroppo quel fatto c'è stato ed è poi degenerato con il coinvolgimento della sua famiglia", ammette il direttore sportivo del Marsiglia tornando a parlare della rissa con Rowe e della cessione al Milan
Giammarco Probo
16 settembre - 16:02

Il direttore sportivo del Marsiglia Medhi Benatia è intervenuto ai microfoni di Le Monde tornando a parlare della cessione di Adrien Rabiot, centrocampista passato al Milan dopo l'esperienza in Francia. L'ex difensore di Udinese e Juventus, dopo la violenta lite scoppiata con Rowe al termine della sfida di campionato contro il Rennes, ha deciso di comune accordo con la presidenza di mettere entrambi i calciatori fuori rosa e sul mercato.
Le parole del DS Benatia sulla cessione di Rabiot
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Dopo la fumata bianca raggiunta con il Milan per una cifra vicina ai 10 milioni di euro, il centrocampista francese ha esordito nel match casalingo di domenica sera contro il Bologna, giocando una buona partita e stupendo sin da subito i suoi nuovi tifosi.
"Mi sento bene e sono sereno", ha commentato il direttore sportivo del Marsiglia facendo il punto sul mercato. "Abbiamo avuto un agosto non facile fra partenze, arrivi, due sconfitte e l'addio di Rabiot. Abbiamo fatto quello che volevamo con qualità ed esperienza all'interno dei nostri parametri finanziari. Siamo entusiasti, è tornata la felicità e l'atmosfera all'interno del gruppo è coesa, diversa da prima".
L'ex difensore marocchino si è poi soffermato sulla cessione del centrocampista al Milan: "Sono molto legato ad Adrien. Purtroppo però quel fatto c'è stato e per me siamo andati oltre, degenerando poi con il coinvolgimento della sua famiglia… Peccato, perché è una persona meravigliosa e un grande professionista. Avremmo preferito che la situazione si risolvesse diversamente. Dispiace non vederlo più con noi, ma gli auguro il meglio".
Adrien Rabiot era stato infatti uno dei principali pilastri della formazione di Roberto De Zerbi, protagonista della sua miglior stagione dal punto di vista realizzati. "L'obiettivo era chiudere quanto prima questa parentesi per non trascinarla tutto l'anno", ha proseguito Benatia. "Ci ho parlato prima della partenza per la Nazionale, sentivo il suo affetto per l'OM ma allo stesso tempo c'era qualcosa che non andava. A fine luglio sarebbe potuto andare via per una cifra minima, considerando che era arrivato gratis e che aveva accettato uno stipendio basso rispetto al suo talento. Alla fine il trasferimento è arrivato più tardi per una cifra più alta ma comunque ragionevole".