Baku, la Ferrari studia il nuovo assetto: ecco la strategia per domenica

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Il tracciato azero, con il suo lunghissimo rettilineo principale, è diventato una sorta di rompicapo per i tecnici dei team. La strategia del Cavallino

Paolo Filisetti

19 settembre - 15:51 - MILANO

La prima sessione di prove libere a Baku non ha fornito ai team tutte le risposte che cercavano, anche a causa delle interruzioni che hanno fortemente ridotto il tempo in pista per tutti i piloti. Il tracciato di Baku, caratterizzato dal lunghissimo rettilineo principale, di fatto è progressivamente diventato una sorta di rompicapo per i tecnici dei team, a livello di specifico setup da adottare. Una specificità rilevante di questo circuito, legato alla lunghezza del rettilineo principale, è il progressivo raffreddamento delle gomme anteriori che avviene durante la sua percorrenza. Un fattore di grande peso, poi, nella prima parte del circuito, verso la sezione guidata intorno alla Old Town, dove le monoposto perdono di fatto direzionalità dell’avantreno, proprio a causa della bassa temperatura degli pneumatici anteriori. 

la strategia ferrari

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È dunque interessante notare come la Ferrari, nella preparazione della gara azera, abbia di fatto simulato le reali condizioni, mettendo un accento proprio sulle basse temperature di esercizio delle gomme anteriori. Questa base di simulazione, infatti, ha di fatto permesso di verificare l’effettivo comportamento dinamico della monoposto nei vari tratti del circuito e procedere alla definizione di un assetto base da affinare nel corso delle due sessioni di prove libere odierne. Lo svolgimento della FP1, interrotta dalle bandiere rosse, non ha permesso di raccogliere tutti i dati necessari e sicuramente parte del lavoro previsto sarà svolto anche nella prima parte della seconda sessione, nel pomeriggio. Un dato rilevante da tenere in considerazione riguarda, poi, l’evoluzione della pista al passaggio delle vetture. In esordio, infatti, una vettura come la MCL39 caratterizzata da un elevato carico generato dal fondo, ha potuto beneficiarne inducendo un elevato grip su una superficie ancora decisamente scivolosa perché non gommata. È corretto però pensare che con l’avanzare del fine settimana, il vantaggio in termini di grip indotto di cui la monoposto del team di Woking ha potuto beneficiare, si possa assottigliare, mettendo maggiormente in risalto le vetture dalle caratteristiche aerodinamiche più efficienti nel tratto veloce del circuito come la SF-25 e la RB21. Insomma, la partita è assolutamente aperta e le risposte che ha fornito la FP1, non possono essere considerate definitive. 

SF-25 CONFIGURAZIONE BAKU

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La SF-25 vanta un’elevata efficienza aerodinamica abbinata a un setup della sospensione posteriore più morbido rispetto ad altri tracciati, come Monza. 

MCL39 ALA POSTERIORE

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La MCL39 adotta in Azerbaigian un’ala posteriore che estremizza ulteriormente la configurazione adottata a Monza, per quanto riguarda l’incidenza del flap, godendo di un elevato carico generato dal fondo.

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