Bagnaia: “Non mi sento sconfitto. Anche Marquez perse dopo due titoli e poi…”

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Il pilota italiano abdica dopo due stagioni, ma resta fiducioso: “Ho perso per errori miei. Voglio vincere altri Mondiali, sono giovane e posso correre per altri 10 anni”

Federico Mariani

21 novembre - 16:40 - MILANO

Dopo due anni Francesco Bagnaia ha salutato il numero 1, togliendolo personalmente dalla carena della sua Ducati. Al suo posto ecco il ritorno del 63, la tabella di gara adottata durante l’ascesa in MotoGP. Per Pecco è un’abdicazione onorevole, considerando gli 11 centri nei Gran Premi e le sette Sprint vinte. Non è bastato a fare meglio di Jorge Martin, neo iridato con il team Pramac, ma l’italiano resta fiducioso in vista del 2025, che lo vedrà formare una coppia da sogno insieme a Marc Marquez. Anche perché, secondo Bagnaia, proprio la storia dello spagnolo può fungere da esempio positivo. 

CRESCITA

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 Errori e scelte infelici hanno segnato il 2024, ma Bagnaia non vuole sentir parlare di sconfitta, come ha spiegato ai media dopo il GP della Solidarietà e i test a Barcellona: “Anche se ho perso per sbagli miei, mi sento comunque orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato. Non considero il risultato come sconfitta perché imparo dai miei errori. E poi guardiamo le statistiche di Marquez. In MotoGP, dopo aver vinto due Mondiali consecutivi, ha perso nel 2015. Poi ne ha conquistati quattro di fila. Non si sa mai cosa riserva il futuro”. Pecco ha le idee chiare anche quando allarga il quadro soffermandosi sul momento particolare della sua carriera: “Sono ancora abbastanza giovane e penso di avere ancora 8 o forse anche 10 anni di gare davanti a me. Cercherò di essere sempre veloce, ma anche di migliorarmi continuamente”. Fin dove potrà spingersi? Bagnaia non si pone limiti particolari: “Voglio aumentare il numero di Mondiali, anche se, in questo momento della carriera, non mi focalizzo sui numeri”. 

RECRIMINAZIONE

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 In questo bilancio non manca una piccola autocritica: “Devo imparare a controllare meglio certe situazioni. Sono caduto troppo a causa di contatti con altri piloti”. Pecco entra nel dettaglio: “A Portimao sono caduto dopo un contatto con Marc Marquez, a Jerez con Brad Binder e infine con Alex Marquez ad Aragon. Ma erano situazioni che, forse, avrei potuto evitare”. Il fuoriclasse Ducati individua anche una fase del campionato più difficile: “Ho faticato all’inizio perché ho utilizzato nuove forcelle e un forcellone diverso. Non mi sentivo veloce e ho perso tempo”. Tanti piccoli aspetti che compongono il bagaglio di esperienza accumulato da Pecco in questo 2024.

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