Bach in visita in Italia: "Su Milano-Cortina c’è ancora da fare, ma ne sarete fieri"

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Il presidente Cio a Roma ha incontrato Mattarella, Coni e istituzioni. Oggi è a Milano a un anno dal via dei Giochi olimpici invernali del 2026

Elisabetta Esposito

Giornalista

4 febbraio - 23:33 - ROMA

Sono giornate intense quelle di Thomas Bach in Italia. Tutte vissute a mille, probabilmente perché dal 20 marzo in poi - data dell’elezione del suo successore - tutto sarà diverso. E allora il presidente del Cio, a Roma domenica sera, ha organizzato appuntamenti a catena, fino al grande evento di domani al Piccolo Teatro Strehler di Milano per "One Year to Go", la festa a un anno esatto dall’apertura dei Giochi invernali di Milano-Cortina. Dopo la partecipazione di lunedì al Summit mondiale sui diritti dei bambini in Vaticano, ieri questo 71enne tedesco che mostra sempre un’enorme voglia di fare (e fare bene) non è stato fermo un attimo. Prima tappa, Quirinale dove, accompagnato dal numero uno del Coni Giovanni Malagò, è stato ricevuto in udienza privata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Ho voluto ringraziarlo personalmente perché è stato sempre dalla parte del movimento olimpico e al mio fianco fin dall’inizio del mandato, anche in una serie di questioni geopolitiche e politiche. Condivide i valori olimpici e la missione di unire le persone e di dare un contributo alla pace", ha raccontato Bach. 

atleti e ministri

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Seconda tappa, Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti, all’Acquacetosa. Qui - con Malagò a far gli onori di casa - è andato prima all’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Coni - dove ha salutato alcuni atleti tra cui Lorenzo Simonelli, Chiara Mormile e il bronzo di Parigi 2024 nel taekwondo Simone Alessio - e poi al liceo sportivo all’interno del Centro, passando di classe in classe. Arrivato alla lounge, Bach è stato accolto dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti. Insieme hanno partecipato a un pranzo piuttosto affollato a cui erano presenti soprattutto i vertici del Coni e di Milano-Cortina, perché alla fine il presidente del Cio è qui per questo. E allora che cosa ha capito Thomas Bach dei Giochi del 2026 in questi primi giorni italiani? "L’ultimo giro è sempre uno dei più difficili. C’è tanto lavoro da fare ma il comitato organizzatore sta facendo molto bene e confido che anche il governo farà la sua parte. Se tutto procederà per il meglio, penso che gli italiani e l’Italia saranno molto orgogliosi, sarà un’Olimpiade brillante. Anche dal punto di vista sportivo giusto lo scorso weekend a Cortina abbiamo visto quello che l’Italia e gli italiani possono fare". 

al coni

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Il pomeriggio lo ha trascorso al Coni, dove ha incontrato i vertici dello sport italiano: "La ragione per cui sono qui è dire: 'Grazie Italia'. Devo ringraziare la comunità olimpica e le istituzioni, il mio affetto per l’Italia viene da molto lontano, ho trascorso tanto tempo qui, momenti che non dimenticherò mai". Un discorso da chiusura di un’era (è alla guida del Cio dal 2013), era di cui ha fatto parte anche Giovanni Malagò, che è pure membro Cio. Ma sulla questione mandati Bach fa un passo indietro: "Non ho alcuna opinione, questa è una questione che riguarda la legislazione italiana. Ci sono delle discussioni in corso, come Cio non interferiremo". Il presidente del Coni non si aspettava nulla di diverso ("È sacrosanto che non si esprima"), ma lui qualcosa in più sul tema dice: "Sono ottimista e anche fatalista". Oggi gli appuntamenti istituzionali di Bach continueranno stamattina con l’incontro con il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Qualcuno dice che vedrà anche la premier Giorgia Meloni (ma Palazzo Chigi non conferma). Solo per Milano-Cortina o si farà anche il nome di Malagò?

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