Il nuovo Ceo di Aston Martin, Adrian Hallmark, ha spiegato le strategie future del marchio britannico, che prevede di costruire ancora vetture termiche almeno fino al 2035
Alessandro Follis
3 febbraio - 01:03 - MILANO
La transizione verso l'elettrico colpisce sempre di più anche i marchi di lusso. Alcuni hanno scelto di accelerarla, come avvenuto per Jaguar, mentre altri non hanno fretta e puntano a sfruttare il più possibile tutte le soluzioni tecnologiche disponibili prima di abbandonare il motore a combustione. È il caso di Aston Martin, come ha spiegato il Ceo Adrian Hallmark. Il manager britannico, entrato in carica da ottobre 2024 e proveniente da Bentley, ha spiegato che l'orizzonte temporale per la piena elettrificazione della casa di Gaydon è come minimo il 2035, prima del quale continueranno a essere prodotti e venduti modelli termici. Il primo modello elettrico del marchio arriverà invece entro il 2030, ma nel frattempo sarà applicata sulle vetture di produzione la tecnologia ibrida plug-in, che attualmente vediamo sull'esclusiva supercar Valhalla da 1.080 Cv.
Le strategie per la gamma
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Uno dei punti che il Ceo Adrian Hallmark ha voluto sottolineare è la necessità di trasformare l'alto potenziale di Aston Martin in una rendita effettiva. Per farlo, tra i punti strategici elencati c'è la necessità di creare maggiore consapevolezza del marchio, specialmente in un segmento importante a livello di numeri come quello dei Suv: la DBX707 supera le dirette concorrenti in potenza, prestazioni e guidabilità, ma risulta meno performante del previsto in termini di vendita sui mercati chiave, specialmente gli Stati Uniti. "Molti clienti nordamericani non sanno nemmeno che abbiamo un Suv in gamma", ha spiegato Hallmark. Un altro punto su cui Aston Martin lavorerà è l'espansione del numero di versioni dei suoi modelli: "Se guardiamo a quello che fa Porsche con la 911, sono presenti in gamma moltissime varianti nel ciclo di vita del modello. Lavoreremo anche noi per creare qualcosa di simile", ha spiegato ancora Hallmark.
Futuro elettrificato
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Aston Martin non diventerà un marchio 100% elettrico prima del 2035: su questo il Ceo Adrian Hallmark è stato estremamente chiaro. "Abbiamo raddoppiato gli investimenti nell'ibrido, la Valhalla è il nostro primo modello plug-in ma non sarà certamente l'ultimo", ha spiegato. Questa tecnologia sarà riproposta sui modelli futuri, sia di grande produzione che più esclusivi: si tratterà sempre di plug-in orientati alle prestazioni, ma in grado di garantire autonomie elettriche credibili. La tecnologia di batterie e sistemi ibridi sarà sviluppata in casa e sarà indipendente da quella di Mercedes, che fornirà invece i propulsori termici come da tempo già accade. Per vedere invece il primo modello elettrico occorrerà attendere un po' di più, ma arriverà comunque prima del 2030.
Una gamma più grande
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Il rilancio di Aston Martin avvenuto negli ultimi anni, anche grazie all'apporto di oltre due miliardi di euro di investimenti, ha permesso di espandere la gamma a quattro modelli, tutti lanciati di recente: Vantage, DBX707, DB12 e Vanquish. A queste si aggiungono le auto più esclusive, costruite in tiratura limitata, come Valhalla, Valkyrie, Valour e Valiant. Non mancano poi gli impegni sportivi: la squadra di Formula 1, ovviamente, che prosegue il suo percorso con Fernando Alonso e Lance Stroll come piloti, ma anche il ritorno alla 24 Ore di Le Mans con un modello capace di lottare per la classifica assoluta. Aston Martin affronterà infatti il Mondiale Endurance con due Valkyrie Lmh affidate a Heart of Racing: saranno le uniche Hypercar derivate da un modello di serie, nonché le uniche prive di un sistema ibrido e spinte da un motore 6.5 V12 aspirato.