La società di investimenti Asterion
Industrial Partners, il cui portafoglio in Italia comprende
Retelit, Samso (efficienza energetica), Abio (biometano),
Revalue Energies e 2i Aeroporti, (che gestisce otto scali), ha
annunciato oggi il closing del suo terzo fondo, Asterion
Industrial Infra Fund III Fcr, che ha raccolto oltre 3,4
miliardi di euro in meno di 18 mesi.
Il Fund III, spiega una nota, avrà la stessa mission dei fondi
precedenti e sarà rivolto a investimenti in infrastrutture
mid-market in Europa occidentale, con un focus su
telecomunicazioni, energia, utilities e mobilità. I mercati di
riferimento sono Regno Unito, Francia, Spagna, Portogallo,
Italia, Germania e Irlanda,
Il fondo ha superato il target iniziale di 3,2 miliardi,
"facendo salire il capitale complessivo a disposizione della
strategia a 3,65 miliardi di euro, inclusi gli impegni destinati
ai co-investimenti". Dal lancio, il fondo ha già impegnato
circa il 40% del capitale in quattro operazioni nei settori
energia e mobilità, per un totale di oltre 1,2 miliardi di euro.
Per Winnie Wutte, Founding Partner di Asterion Industrial.
"siamo consapevoli della grande responsabilità che comporta la
gestione di capitali di terzi e continueremo a lavorare con
impegno per offrire rendimenti distintivi, pienamente allineati
alla nostra cultura e ai nostri valori".
Asterion ha costruito in Italia un portafoglio di che
comprende Retelit (connettività in fibra e soluzioni ICT), Samso
(efficienza energetica), ABIO (biometano), Revalue Energies
(rinnovabili, 2,2 GW in sviluppo) e 2i Aeroporti, che gestisce
otto scali tra cui Linate, Malpensa, Napoli e Torino. Il track
record italiano include anche due exit di rilievo: Asterion
Energies, ceduta a Repsol, e Sorgenia, utility integrata da 5
GW. La presenza locale è rafforzata da un team di otto
professionisti italiani, tra cui un Partner e due Operating
Partner, affiancati da un Industrial Advisor, e dal contributo
diretto di investitori italiani in tutti i fondi del gruppo
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