(di Lorenzo Padovan)
Una cannonata di Davis, a due
secondi dalla fine dei 5 minuti di recupero, regala all'Udinese
un pareggio ormai insperato, ma la Lazio, in vantaggio grazie a
un gentile omaggio di Solet, su innocuo tiro di Vecino, deve
mangiarsi le mani per avere fallito il colpo del ko con Isaksen
qualche istante prima: l'attaccante si è divorato il raddoppio,
stregato da Padelli.
In avvio, Runjaic per la porta sceglie il 40enne Padelli per
sostituire lo squalificato Okoye, con annessa bocciatura di
Sava. Per il resto, formazione fotocopia delle ultime uscite con
Bertola adattato a tutta fascia sulla sinistra. Davanti spazio
per Zaniolo e Davis. Sarri deve rinunciare agli squalificati
Guendouzi e Basic e all'infortunato Rovella: davanti preferisce
Noslin a Castellanos. Proprio l'attaccante olandese all'8' dopo
una bella azione personale calcia dal limite e centra il palo
esterno. Risponde Zaniolo al 26' con un sinistro a giro che
sibila a un palmo dal palo di Provedel, dopo una deviazione di
Belahyane. Due minuti dopo è Bertola, su sponda di Davis, ad
avere una ghiotta occasione da ottima posizione, ma ciabatta in
curva. Nel primo minuto di recupero, Bertola sbaglia a far
scattare la trappola del fuorigioco e concede una prateria al
solito sgusciante Noslin, ma Kristensen in scivolata disperata
sventa in corner.
Dopo l'intervallo parte forte la Lazio e al 7' una sgroppata
di Cancellieri termina con una conclusione insidiosa, ma a lato.
Runjaic perde Bertola per infortunio: al suo posto Kamara, al
rientro dopo la fascite plantare. Al 28' è proprio il laterale
sinistro neo entrato a seminare il panico a sinistra sul suo
cross Gila tocca con un braccio dopo una deviazione di testa:
Colombo e il Var lo assolvono.
Sarri cerca in Castellanos per Noslin nuova verve in attacco,
ma è l'Udinese con Davis a scaldare i guanti a Provedel. La gara
sembra avviata sullo 0-0 quando al 35' Solet combina una
frittata: su un tiro da 25 metri di Vecino senza troppe pretese,
il centrale francese si allunga maldestramente in scivolata e
spiazza l'incolpevole Padelli. Al 39' Zaniolo ci prova su
punizione, ma Provedel è attento e respinge.
Runjaic - orfano di Iker Bravo per un acciacco nella
rifinitura - si gioca il tutto per tutto: a tre minuti dalla
fine dentro Miller, Buksa e Palma e cambio di modulo con il
doppio centravanti. Ma è la Lazio, nel terzo dei cinque di
recupero, a divorarsi il raddoppio: Padelli si supera e con un
guizzo, a dispetto della carta di identità, smanaccia in angolo,
su tocco ravvicinato del neo entrato Isaksen, e tiene vive la
fiammella.
Ci pensa Davis, sul rovesciamento di fronte, a mandare in
Paradiso il Bluenergy stadium: controlla e di sinistro fulmina
Provedel a fil di palo. L'urlo dei friulani viene strozzato in
gola per un controllo al monitor del Var per un possibile tocco
di mani del centravanti inglese su una precedente bordata di
Zaniolo.
Per due minuti il fiato resta sospeso, poi Colombo convalida
e non fa nemmeno riprendere a centrocampo fischiando la fine del
match.
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