"Non so se giocherò una partita o
meno". E' tempo di Coppa Davis e Rafa Nadal resta incerto sul
proprio impiego. Il maiorchino si prepara a dire addio dopo la
fase finale a Malaga, che la Spagna inizierà domani contro
l'Olanda.
"Non esiste un finale ideale. I finali ideali di solito
accadono nei film americani - ha ironizzato il vincitore di 22
titoli Slam - Quello che voglio è che la squadra sia competitiva
e possa vincere la Coppa Davis. Il mio miglior addio sarebbe la
gioia di vincere con tutti, ma non so se disputerò o meno una
partita. Ho giocato pochissimo ultimamente" ha ricordato il
maiorchino, 38 anni. A Malaga "non entrerò in campo se non mi
sento in grado di vincere", ha avvertito lo spagnolo, la cui
ultima apparizione in campo risale a ottobre, quando ha
partecipato ad una esibizione in Arabia Saudita.
Interrogato in proposito, il capitano della Spagna David
Ferrer ha risposto di non sapere "ancora" se domani farà giocare
Nadal. Il quale aveva anche suggerito che avrebbe potuto, come
ai Giochi di Parigi, concentrarsi sul doppio con Carlos Alcaraz
e non schierarsi nel singolare.
"Se andrò in campo, spero di poter controllare le mie
emozioni. Non sono qui per ritirarmi, ma per aiutare la squadra
a vincere - ha ribadito Nadal -. Le emozioni arriveranno alla
fine. Prima e dopo mi concentrerò su quello che devo fare. Ho
cercato di lavorare il più duro possibile nell'ultimo mese e
mezzo. Sto cercando di prepararmi al meglio per questo evento.
Quando giochi poche competizioni è difficile mantenere un
livello costante. Ma il miglioramento c'è ogni giorno, ci
credo", ha aggiunto. "Perché lascio? Non sono più abbastanza
competitivo e non ho più il piacere quotidiano necessario per
tornare ai massimi livelli. Potrei durare un altro anno, ma a
quale scopo?".
Che giochi o meno, il vincitore di 14 titoli del
Roland-Garros, considerato in Spagna il più grande sportivo
della storia del Paese, riceverà uno speciale tributo in
Andalusia, dove é atteso il meglio del tennis mondiale: in
attività come Sinner e Djokovic; o a riposo come Federer e
Murray.
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