Domenica 25 e lunedì 26 maggio si svolge il turno ordinario di elezioni amministrative per i comuni interessati delle regioni a statuto ordinario.
Domenica 8 e lunedì 9 giugno, in concomitanza con l'eventuale turno di ballottaggio delle amministrative, i cittadini sono chiamati a partecipare ai 5 referendum popolari abrogativi indetti su altrettanti quesiti in materia di disciplina del lavoro e di cittadinanza.
In entrambe le tornate elettorali si potrà votare la domenica dalle ore 7 alle ore 23 e il lunedì dalle ore 7 alle ore 15.
Elezioni amministrative
Domenica 25 e lunedì 26 maggio si vota per le elezioni amministrative nelle Regioni a statuto ordinario: si vota quindi per l'elezione diretta del sindaco e per il rinnovo dei consigli comunali.
I Comuni al voto il 25 e 26 maggio 2025
L'eventuale turno di ballottaggio si svolgerà domenica 8 e lunedì 9 giugno.
Seggi aperti la domenica dalle 7 alle 23 e il lunedì dalle 7 alle 15.
Al voto anche numerosi comuni delle Regioni a statuto speciale, queste le date:
in Friuli-Venezia Giulia domenica 13 e lunedì 14 aprile, con eventuale turno di ballottaggio domenica 27 e lunedì 28 aprile;
in Sardegna domenica 8 e lunedì 9 giugno, con eventuale ballottaggio domenica 22 e lunedì 23 giugno;
in Sicilia domenica 25 e lunedì 26 maggio, con eventuale turno di ballottaggio domenica 8 e lunedì 9 giugno;
in Trentino-Alto Adige domenica 4 maggio, con eventuale turno di ballottaggio domenica 18 maggio.
I referendum abrogativi dell'8 e 9 giugno
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini italiani sono chiamati a esprimersi sui referendum abrogativi relativi a 5 quesiti in tema di lavoro e cittadinanza.
Possibile votare domenica dalle ore 7 alle ore 23 e lunedì dalle ore 7 alle ore 15.
Il quorum. Per la validità della consultazione referendaria popolare è necessario che si rechino alle urne metà degli aventi diritto al voto più uno (50% più 1).
Questo è quanto stabilisce l'articolo 75, IV comma della Costituzione che testualmente recita: "La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi".
Il primo quesito: Jobs Act (scheda verde)
1 ) «Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione»
Il quesito chiede
«Volete voi l’abrogazione del d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23, recante “Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183” nella sua interezza?»
Referendum - Facsimile scheda elettorale quesito 1
Il secondo quesito: tutele nelle piccole imprese (scheda arancione)
2) «Piccole imprese - Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale»
Il quesito chiede
«Volete voi l’abrogazione dell’articolo 8 della legge 15 luglio 1966, n. 604, recante “Norme sui licenziamenti individuali”, come sostituito dall’art. 2, comma 3, della legge 11 maggio 1990, n. 108, limitatamente alle parole: “compreso tra un”, alle parole “ed un massimo di 6” e alle parole “La misura massima della predetta indennità può essere maggiorata fino a 10 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai dieci anni e fino a 14 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai venti anni, se dipendenti da datore di lavoro che occupa più di quindici prestatori di lavoro.”?»
Referendum - Facsimile scheda elettorale quesito 2
Il terzo quesito: contratti a termine (scheda grigia)
3) «Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi»
Il quesito chiede
«Volete voi l’abrogazione dell’articolo 19 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81 recante “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”, comma 1, limitatamente alle parole “non superiore a dodici mesi. Il contratto può avere una durata superiore, ma comunque”, alle parole “in presenza di almeno una delle seguenti condizioni”, alle parole “in assenza delle previsioni di cui alla lettera a), nei contratti collettivi applicati in azienda, e comunque entro il 31 dicembre 2025, per esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva individuate dalle parti;” e alle parole “b bis)”; comma 1 -bis , limitatamente alle parole “di durata superiore a dodici mesi” e alle parole “dalla data di superamento del termine di dodici mesi”; comma 4, limitatamente alle parole “,in caso di rinnovo,” e alle parole “solo quando il termine complessivo eccede i dodici mesi”; articolo 21, comma 01, limitatamente alle parole “liberamente nei primi dodici mesi e, successivamente,”?»
Referendum - Facsimile scheda elettorale quesito 3
Il quarto quesito: la sicurezza sul lavoro (scheda rosa)
4) «Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell'appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione»
Il quesito chiede
«Volete voi l’abrogazione dell’art. 26, comma 4, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” come modificato dall’art. 16 del decreto legislativo 3 agosto 2009 n. 106, dall’art. 32 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modifiche dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, nonché dall’art. 13 del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, limitatamente alle parole “Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.”?»
Referendum - Facsimile scheda elettorale quesito 4
Il quinto quesito: la cittadinanza italiana (scheda gialla)
5) «Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana»
Il quesito chiede «Volete voi abrogare l'articolo 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole “adottato da cittadino italiano” e “successivamente alla adozione”; nonché la lettera f), recante la seguente disposizione: “f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.”, della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza”?»
Referendum - Facsimile scheda elettorale quesito 5
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