Scompare a 70 anni il ciclista pugliese che in carriera ha vinto pure sei titoli italiani. Da 18 anni combatteva con la sclerodermia
Ciro Scognamiglio
5 febbraio - 01:35 - MILANO
La tragica notizia è arrivata nella notte tra martedì e mercoledì: “Vito Di Tano è volato in cielo”. Da 18 anni aveva dovuto fare i conti con la sclerodermia, una malattia autoimmune con la quale aveva imparato a convivere, ma ora stava lottando contro un tumore maligno al polmone, che gli era stato diagnosticato il 28 agosto scorso. Era nato a Monopoli il 23 settembre 1954 ed era diventato una istituzione nel ciclocross italiano: da giovane si trasferì al Nord per motivi di lavoro, portando naturalmente con sé le sue bici. Vinse un concorso nelle ferrovie, ma il posto era in Lombardia e dunque si era trasferito
la scelta del cross
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Correva su strada, prevalentemente, ma aveva cominciato a lavorare e dunque non aveva più tanto tempo per allenarsi, così aveva deciso di passare al cross, specialità in cui in Puglia aveva vinto tutte le gare. Una decisione fortunata. Nel 1979 esordì ai mondiali di Saccolongo, vincendo fra i dilettanti. L’anno successivo vinse il primo dei suoi 6 titoli nazionali, mentre ai mondiali finiva quasi sempre fra i primi 10. Fino al 1986, quando a Lembeek (Belgio) centrò il bis iridato ancora fra i dilettanti. La sua carriera è stata legata a Paolo Guerciotti, il gestore della storica squadra di cross Guerciotti, che nella notte non è riuscito a prendere sonno dopo aver appreso la tragica notizia. I funerali di Vito Di Tano sono stati fissati per domani alle 10.