Pasti disidratati (e desalinatore per l'acqua), un'ora di sonno ogni 4... Tutte le tecniche sviluppate dai velisti per resistere nella regata in solitario lunga oltre due mesi
Maurizio Bertera
23 novembre 2024 (modifica alle 19:14) - MILANO
Con una barca lenta non si vince nessuna regata, che sia il campionato invernale o l’America’s Cup Ma al Vendée Globe – il giro del mondo in solitario senza scalo – l’elemento umano conta tantissimo. Ènnotorio che ci sono skipper bravissimi nel circuito oceanico ma che non riescono a gestire adeguatamente la vivibilità su un periodo in mare di 70-80 giorni e di conseguenza nelle regate in solitario non riescono a ottenere i risultati che meriterebbero. I progettisti degli IMOCA 60 – la classe ammessa al Vendée Globe – fanno il massimo per facilitare la vita ai velisti, realizzando un layout di coperta che faccia faticare il meno possibile nelle manovre quando non sono elettrificate e richiedono uno sforzo fisico. Ci sono peraltro delle scelte comuni, vedi il pozzetto che un tempo era protetto da una cupola mentre oggi sono totalmente chiusi e non è facile vedere i solitari al di fuori, a meno di condizioni climatiche favorevoli. Per il resto, la disposizione delle attrezzature segue – giustamente – la massima personalizzazione.